Coronavirus, fondi alle imprese e bonus assunzioni: “La ricetta per far ripartire Cagliari”
Il piano in consigli comunale: Tocco: “Con il possibile rinvio dell’apertura delle scuole a ottobre, si potrebbero concretizzare i primi passi volti all’allungamento della stagione estiva, cercando di mitigare le perdite dell’industria delle vacanze»
Un progetto per dare una scossa all’economia, dando ossigeno alle piccole e medie imprese. Un’invocazione alla Regione per la programmazione di finanziamenti attraverso il microcredito a fondo perduto. Sgravi contributivi per le nuove assunzioni. Una sburocratizzazione della pubblica amministrazione per favorire la costituzione di nuove realtà artigianali. Sono le chiavi per una ripartenza che il presidente del consiglio comunale Edoardo Tocco utilizza per riavviare il motore produttivo della città dopo l’emergenza coronavirus: «Occorre pensare ad un riavvio delle attività economiche che sorreggono il tessuto produttivo della città – spiega il numero uno dell’aula di palazzo Bacaredda – con incentivi volti a dare strumenti per la rinascita delle aziende commerciali, artigianali e industriali presenti nel territorio, attraverso un piano della Regione volto a favorire il microcredito sulla base del fatturato».
Non basta. Sin dai prossimi giorni l’assemblea civica, in sinergia con l’esecutivo, identificherà una serie di misure utili per il rilancio del mercato. «Inutile nasconderci – spiega Tocco – si aprirà una nuova stagione, anche politica, con la necessaria concertazione tra le forze politiche, utile a dare nuovi impulsi al mare magnum delle imprese. Non ci sono dubbi che sarà opportuno dare nuova liquidità nell’universo delle aziende, ma è indispensabile guardare oltre».
Strumenti da rimodulare anche per le nuove assunzioni: «Con un impatto positivo sull’occupazione – conclude Tocco – bisognerebbe disegnare risorse attraverso finanziamenti a fondo perduto ed esenzione per il reclutamento di nuovi lavoratori, togliendo ulteriori intoppi alle aziende dovuti al documento di regolarità contabile. Poi c’è la scommessa per la nostra città, dalla grande vocazione turistica. Con il possibile rinvio dell’apertura delle scuole a ottobre, si potrebbero concretizzare i primi passi volti all’allungamento della stagione estiva, cercando di mitigare le perdite dell’industria delle vacanze».