Coronavirus, la sagra di Sant’Efisio in bilico: il Santo su un camion militare o festa rinviata
Dopo il 13 aprile, quando scadranno le attuali misure restrittive imposte dl Governo, si prenderà la decisione definitiva sulla festa del primo maggio. Tra le ipotesi il trasporto a Nora su un mezzo dell’Esercito e il rinvio delle celebrazioni e delle processioni nei singoli paesi. Ma la sagra potrebbe anche essere annullata
Sciogliere il voto e portare Sant’Efisio da Stampace a Nora tra l’1 e il 4 maggio. Con l’obiettivo di salvaguardare la salute pubblica. Come conciliare devozione e sicurezza sarà deciso dopo Pasqua, quando scadranno le attuali misure imposte dal Governo. E sarà più chiaro lo scenario che il paese avrà di fronte con l’arrivo di maggio. La strada dunque è quella del rinvio. La conference call di oggi è stata interlocutoria. Hanno partecipato il Prefetto Bruno Corda, il questore Pierluigi D’Angelo, i sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, e i primi cittadini dei Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula (rispettivamente Francesco Dessì, Salvatore Mattana, Marina Madeddu e Carla Medau sindaci dei paesi interessati dal pellegrinaggio), l’assessore al Turismo di Cagliari Alessandro Sorgia, l’arcivescovo Giuseppe Baturi e il presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone Giancarlo Sanna.
Filtra poco sulla discussione. La prima questione è quella del trasporto: in che modo il simulacro di Sant’Efisio sarà portato a Nora? Tra le ipotesi resta quella del viaggio su camion militare (il camion “Isoli” che tutti gli anni porta il cocchio da villa Ballero a La Maddalena spiaggia messo a disposizione dall’esercito) anche perché l’idea è quella che l’immagino del Santo sia comunque visibile durante il tragitto. Dubbi sulla possibilità che il simulacro possa deviare dal tradizionale percorso e allungare magari in via Is Mirrionis davanti al Santissima Trinità. Si è discusso anche dell’ipotesi di un rinvio delle processioni che potrebbero svolgersi in un momento successivo rispetto al voto.
“Ci sono ottimisti e pessimisti. Noi andremo avanti rispettando le prescrizioni del Governo e quelle della Cei”, dichiara Giancarlo Sanna, presidente dell’Arciconfraternita del Gonfalone.
“La riunione è stata interlocutoria e ancora non possiamo fare precise valutazioni”, ha dichiarato Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch, “ci siamo dati appuntamento dopo il 13 aprile. E’ stato comunque bello confrontarci sull’amore dei nostri concittadini per il santo. C’è la volontà di onorarlo e sciogliere il voto, ma la priorità è la tutela della salute pubblica. Si terrà tutto in forma molto semplice, senza processioni o altre forme di partecipazione collettiva”.