Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La metropolitana? Sia sotto che sopra

Fonte: L'Unione Sarda
17 settembre 2009

Ieri mattina vertice al Ctm tra tredici sindaci e gli assessori La Spisa e Asunis: «Parte del percorso sarà sotterraneo»

Dalla Regione 600 milioni per infrastrutture e mobilità

Ci sono 100 milioni disponibili per quattro diverse annualità e poco più di 200 milioni che possono essere utilizzati attingendo ai fondi Fas per le aree sottosviluppate.
Circa 600 milioni da investire. E una rinnovata volontà di riprendere un cammino interrotto e forse mai avviato. Nel nome di una mobilità integrata capace di creare un tessuto comune e una massa critica che assicuri un salto di qualità alla vita di Cagliari e dell'area vasta. È questo il grimaldello che una quindicina di sindaci (si sono aggiunti anche Sarroch e Maracalagonis, che aspirano a collegarsi con il nascente nuovo sistema di collegamenti) dichiarano di voler utilizzare per vincere la sfida con le altre cittadine del centro e sud Italia per l'acquisizione dei fondi per le infrastrutture. E il progetto della metropolitana, del quale si parla da anni, potrebbe essere la palestra sulla quale verificare se le intenzioni di collaborazione sono sincere.
IL VERTICE Se n'è parlato ieri nel corso della riunione tra i sindaci, i vertici dell'azienda di trasporto pubblico Ctm e gli assessori regionali alla Programmazione e all'Urbanistica Giorgio La Spisa e Gabriele Asunis. Una riunione promossa dal sindaco di Cagliari Emilio Floris, che ha registrato una sostanziale convergenza su un nuovo strumento di governance del progetto integrato per la mobilità e, soprattutto, sulla scelta definitiva per la metropolitana che dovrebbe servire Cagliari e i Comuni dell'area vasta: un percorso interrato, integrato con limitati tratti di tranvie di superficie. I soldi («da impegnare nei tempi più brevi») ci sono già, parola di assessore regionale alla Programmazione: «Ci sono 100 milioni disponibili per quattro diverse annualità - ha detto Giorgio La Spisa - e poco più di 200 milioni che possono essere utilizzati attingendo ai fondi Fas per le aree sottosviluppate». Fondi che l'Unione europea destina alla realizzazione di infrastrutture nelle aree depresse.
LA PROPOSTA «La nostra conferenza di sindaci sulla questione della mobilità si deve dotare di uno strumento facilmente gestibile - ha detto Emilio Floris ai suoi colleghi di Quartu, Assemini, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Quartucciu, San Sperate, Sarroch, Selargius e Sestu (erano assenti quelli di Monastir, Settimo e Sinnai) - magari partendo dall'esperienza della società a responsabilità limitata Itis, attraverso la quale già gestiamo tanti servizi in comune». Non solo: «È tempo di mettere nero su bianco interventi per infrastrutture destinate a trasporto rapido di massa, l'aumento delle linee di trasporto pubblico locale estese a tutto il territorio, il controllo generale della mobilità privata e pubblica, la realizzazione di corsie preferenziali e parcheggi, interventi sulla viabilità, politiche ambientali e per la sicurezza stradale». Punti di partenza che sono stati via via accettati e integrati dai sindaci intervenuti alla discussione. Sandro Cois (Sarroch) e Paolo Mereu (Assemini) si sono detti perfettamente d'accordo sia con il progetto di metropolitana prevalentemente integrata sia sul varo di un nuovo organismo di gestione, mentre dal primo cittadino di Quartu Gigi Ruggeri sono arrivati dubbi «sul metodo di confronto che finora è stato utilizzato con la Regione e tra Comuni coinvolti. Occorre capire chi ha in mano la regia della programmazione degli interventi e quali sono i programmi strategici più condivisi».
CTM Il compito di fare una sintesi di tutti gli interventi registrati è stato affidato al professor Giovanni Corona, presidente del Ctm: «Un intervento di tipo innovativo e strutturale nell'area vasta di Cagliari (il 5 per cento di superficie totale della Sardegna, sul quale gravitano quotidianamente circa il 30 per cento dei residenti nell'Isola) è imprescindibile - ha detto - occorre imprimere un'accelerazione alla progettazione e alla realizzazione delle infrastrutture, considerando le difficoltà di spesa che fin qui ha fatto registrare l'apparato amministrativo della Regione. C'è la disponibilità di fondi Por, Fas e Fers, che non si riescono a impegnare. Questo crea un danno grandissimo alla nostra economia, sia per il mancato impiego di ingenti risorse sul mercato del lavoro e sia per la cronica carenza di infrastrutture». Punti nodali dai quali partire per ottimizzare gli interventi: «La priorità è far presto - ha concluso - mentre viene ultimata la progettazione per la metropolitana si può già fare qualcosa: più parcheggi per le auto che oggi occupano le strade, più corsie preferenziali e meno intoppi per i mezzi pubblici che collegano i vari quartieri della città e i Comuni dell'area vasta. Dare al cittadino un'alternativa credibile all'auto. Uniti si può».
ANTHONY MURONI

17/09/2009