Cagliari, i sindacati scrivono a Truzzu: “Obbligo di mascherine solo nei negozi è discriminante”
I Sindacati a Truzzu: “L’obbligo di usare la mascherina deve essere per tutte le attività economiche, non solo per i supermercati”
L’ordinanza del 5 aprile del sindaco Truzzu, che ha ristretto alle sole attività commerciali l’obbligo di indossare mascherine e guanti sia per i lavoratori che per i clienti, crea un discrimine con chi è impegnato in altri servizi, tra cui quelli di banche, assicurazioni e agenzia delle entrate. A sollevare il problema con una lettera inviata all’amministrazione comunale e al prefetto di Cagliari sono le categorie territoriali di settore, Fisac Cgil, First Cisl, UilCa, Fabi e Unisin. I sindacati rilevano che l’ordinanza precedente, quella del 3 aprile, prevedeva, correttamente, l’obbligo per tutte le attività economiche.
“Riteniamo che la seconda versione dell’ordinanza non assolva all’obiettivo della massima tutela della salute pubblica che le stesse disposizioni comunali si prefiggono”, hanno scritto i segretari Sandro Gallittu, Sergio Mura, Mauro Farigu, Giuseppe Di Benedetto e Biagio Sanna sottolineando anche che “non richiamare all’obbligo esplicito tutti servizi ai cittadini depotenzia l’ordinanza, oltre a creare una ingiusta differenziazione tra categorie merceologiche nel contrasto alla diffusione del Covid19 che, invece, accomuna tutti”.
Le categorie ricordano infatti che “il rischio di contagio è lo stesso in tutte le attività, al supermercato come allo sportello di una banca, per la cittadinanza e per i lavoratori interessati”. Da qui la richiesta affinché le prescrizioni vengano quanto prima estese a tutte le attività di servizi essenziali, rimediando a una discriminazione incomprensibile, a danno di tutti i lavoratori impegnati in prima linea, così come degli stessi clienti.