Sardegna, in 277 Comuni nessun positivo: “Arrivati diecimila kit per i tamponi e i ventilatori, mascherine fondamentali”
Solinas: “Fare ripartire la Sardegna come prima Regione? Per ora continuiamo a stare a casa, il virus si sta polarizzando in aree ben precise”
Sardegna, in 277 Comuni nessun positivo: “Arrivati diecimila kit per i tamponi e i ventilatori, mascherine fondamentali”. Il Presidente Solinas annuncia novità importanti che verranno esposte dal Prof. Cucca del comitato scientifico, inoltre il Presidente ha annunciato l’arrivo in Sardegna (questa mattina) di 10.000 kit per i tamponi .Oggi, sono finalmente arrivati i ventilatori donati con generosità donati da imprenditori, enti e associazioni. Arrivati anche 220 monitor parametrici, indispensabili per il monitoraggio dei pazienti in terapia intensiva. Riepilogati i dati su base regionale e nazionale, in particolare si è evidenziato che 277 comuni in Sardegna non presentano neanche un caso, si denota quindi che la presenza dei casi positivi si stia polarizzando in aree ben precise. I tamponi fatti, sono stati 6635, con l’arrivo dei nuovi kit, si può avviare uno screening ad iniziare da tutto il personale sanitario e dalle residenze assistite. Un particolare ringraziamento, il Presidente ha voluto rivolgerlo al Corpo Forestale della Sardegna che sta svolgendo un importante azione di controllo sul territorio regionale con risultati che dimostrano l’efficacia e la determinazione che questo corpo di polizia sta svolgendo in raccordo con la protezione civile regionale e con tutte le altre forze dell’ordine. Un ringraziamento anche al Tecnocacip per il costante lavoro di incenerimento dei rifiuti che garantisce una corretta gestione dei rifiuti.
Il Prof. Cucca illustra il lavoro della Commissione Scientifica, riferisce a nome di tutti i componenti le risultanze, che allo scopo di fornire al Presidente e tutti i protagonisti, riguardo i dati epidemiologici, scientifici e tecnici per fare previsioni a breve e lungo termine che saranno importanti anche per gestire il ritorno alla normalità che non sarà più quella che abbiamo conosciuto. Si parte da una ricognizione dell’esistente che ci permette di capire dove bisogna intervenire: proseguire con le misure di distanziamento sociale, in quanto stanno limitando l’espandersi dell’epidemia. Non bisogna abbassare la guardia. Come seconda raccomandazione, l’uso delle mascherine facciali da parte della popolazione, i dati scientifici indicano che le mascherine sono fondamentali, se le indossano tutti, s’impedisce che gli infettati non trasmettano il virus a chi è sano. Presto verrà illustrato un documento di linee guida in proposito. Ha un ruolo vitale la protezione del personale sanitario e tutti gli operatori che sono in prima fila, come le forze dell’ordine e gli operatori nelle case degli anziani.Il Prof. Cucca rimarca l’importanza di implementare i test diagnostici per avere una visione su larga scala nelle zone più colpite e questi test devono essere eseguiti seguendo l’ordine di priorità come indicato in precedenza. Questo permetterà di individuare gli individui asintomatici. Bisogna affrontare l’epidemia nel territorio, questa non si contiene solo negli ospedali, infatti quando non è necessario bisogna evitare il ricovero ospedaliero e attrezzare le strutture territoriali e il personale che vi opera. E’ molto importante la misura del livello immunitario per documentare l’effettivo stato di immunizzazione, per distinguere chi è immunizzato da chi non lo è. Un’altra raccomandazione che fa il Prof. Cucca è quello di non rimanere passivi davanti a questo virus che è presente nel pianeta da quattro mesi, quindi non ci sono farmaci collaudati, quindi bisogna cerca di utilizzare dei trial clinici con la maggiore possibilità di successo. Infine, bisogna continuare la sensibilizzazione e informazione dei cittadini in modo che si eviti di commettere quegli errori che favoriscono la diffusione del virus. Concludendo, la Commissione si prefigge di illustrare, a breve termine, tutti i dati ricavati con le opportune indicazioni. A seguire è intervenuto anche il Prof. Cappuccinelli che ha rimarcato la delicatezza del momento e la necessità di seguire le linee impostate sino ad ora, così facendo il problema potrà essere attenuato sino alla messa a punto di vaccini e sistemi di neutralizzazione del virus.
Il Presidente Solinas risponde sull’ipotesi (paventata dal Prof. Crisanti) di far ripartire per prima la Sardegna, affermando che bisogna continuare con il mantenimento dell’assetto attuale, quindi passa la risposta al Prof. Cappuccinelli che insieme al Prof. Cucca, rivendicano la responsabilità di decidere quando e come ripartire, sottolineando la necessità di essere attrezzati per gestire la fase di ritorno alla normalità. L’Assessore Nieddu rimarca che solo ora si cominciano ad avere gli strumenti per combattere l’epidemia, quindi non ritiene adeguato parlare di riapertura per ora. Il Prof. Cucca risponde ad una domanda sulla capacità genetica dei Sardi (circa il 50%) di determinare una immediata risposta, grazie a particolare geni, definiti anche da secoli di malaria. Su questo punto, il Prof, Cappuccinelli rimanda all’analisi dei dati e soprattutto a ciò che si potrà dimostrare in merito. Il Presidente Solinas, a scanso di equivoci, rimarca tassativamente di non abbassare la guardia e mantenere le misure fin qui seguite per combattere la diffusione del virus. Quindi, senza nessuna constatazione scientificamente approvata, bisogna mantenere le misure di contenimento fin qui seguite. Il Presidente ha confermato che gli screening nelle case di riposo, sono stati effettuati e con l’arrivo dei kit sierologici, verrà completata quanto prima tutta la mappatura delle case di riposo. Insomma, oggi anche l’esordio dei luminari che compongono il Comitato Scientifico e l’arrivo del materiale sanitario, sono sicuramente un buon auspico per uscire al più presto da questa situazione surreale.