Consiglio. Manca l'esame delle commissioni, salta anche la cessione dei posteggi di viale Bonaria
Le modifiche e le integrazioni al regolamento della Municipalità di Pirri non possono ancora essere approvate. Il Piano strategico deve essere ancora esaminato da alcune delle commissioni consiliari. E l'estinzione del diritto di servitù di uso pubblico del parcheggio posto al secondo piano interrato sotto la sede del Banco di Sardegna di viale Bonaria può attendere. Per non parlare della nomina del collegio dei revisori, sui quali non si sarebbe ancora raggiunto l'accordo. Così la seduta di ieri del Consiglio (come ampiamente concordato nel corso della conferenza dei capigruppo di lunedì) è stata ancora una volta interlocutoria. Gli unici spunti degni di nota, nonostante i continui richiami del presidente Sandro Corsini, sono arrivati dalla discussione sull'interrogazione del Pd a proposito dei parcheggi di viale Bonaria (punto già stralciato dall'ordine del giorno) e dall'intervento dei due presidenti (Urbanistica e Pubblica istruzione) delle commissioni nei quali il Piano strategico è già stato esaminato.
I PARCHEGGI Il capogruppo Ninni Depau ha ribadito la contrarietà del Pd all'ipotesi di cessione dei parcheggi di viale Bonaria. «Ma non si era detto che questa città ha bisogno di più parcheggi? - si è chiesto - e invece si procede ad alienazioni, parlando di accordi che si cercano da quasi trent'anni e non sono mai stati raggiunti». Immediata la risposta dell'assessore al Patrimonio Luciano Collu: «I parcheggi resteranno tali e dunque non verranno sottratti ai cittadini, mentre il Comune non ha certo la convenienza a gestire in proprio un centinaio di stalli, visto che i costi supererebbero gli introiti. Comunque non si tratta della cessione di un diritto di superficie ma solo di un uso temporaneo».
IL PIANO Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione Urbanistica, a proposito dello strumento di programmazione da tempo all'attenzione del Consiglio ha invece parlato della presenza di «alcuni progetti ormai non più attuali, come quello del museo del Betile, già affossato dalla Regione in sede di riprogrammazione dei fondi Cipe», mentre Claudio Tumatis (Pubblica istruzione) ha auspicato «la presentazione di un emendamento che stralci proprio il progetto del Betile e preveda invece la realizzazione di una nuova struttura in centro, inserita all'interno di un percorso storico e pedonale».
16/09/2009