Rassegna Stampa

web sardiniapost.it

Coronavirus, contagi sardi a +53,7%. Isola seconda in Italia dopo il Molise

Fonte: web sardiniapost.it
20 marzo 2020

Coronavirus, contagi sardi a +53,7%. Isola seconda in Italia dopo il Molise


È un giovedì nero questo 19 marzo: in Sardegna i casi di coronavirus sono schizzati a +53,7 per cento, passando dai 134 di ieri ai 206 di oggi. L’emergenza è l’intero nord dell’Isola, da ovest a est: nel Sassarese, che include la Gallura, nella sola giornata odierna si sono contati 60 casi in più, di cui quindici all’ospedale di Olbia. A Sassari è preoccupante la situazione al Santissima Annunziata e a ‘Casa Serena’, un ricovero per anziani.

Il nord dell’Isola sta trascinando la Sardegna verso percentuali da record negativo: il 53,7 per cento registrato oggi equivale al secondo aumento percentuale più alto di tutta Italia. Davanti c’è solo il Molise, al 64,3 per cento, con 18 casi in più di ieri per un totale di 46 infetti. La terza regione è l’Abruzzo, al 46,4 per cento, con 122 casi, per un totale di 385.

Si sapeva che l’ondata di cotnagi si sta spostando al Sud, dove il picco è atteso nei prossimi giorni. Tanto che l’Ordine dei medici si è detto preoccupato. E adesso quello che si prospetta è una crescita esponenziale. Per questa ragione tutte le autorità, da quelle nazionali alle locale, invitano i cittadini a restare a casa. Tanto che si prospettano misure ancora più drastiche, col divieto assoluto di lasciare i propri domicili, se non per comprovate ragioni.

A parte il Sassarese – i cui 60 contagi in più equivalgono a un +81,08 per cento, nel resto della Sardegna i numeri non sono allarmanti, sebbene i casi siano ancora in crescita. A Cagliari oggi ce ne stati 9 in pù di ieri, da 32 a 41 (28,12%); nel Sud Sardegna gli infetti nuovi sono stati due (da 5 a 7); a Oristano un caso in più (da 2 a 3); un nuovo malato anche a Nuoro. È evidente che con numero piccolissimi il dato percentuale diventa enorme. Ma in numeri assoluti un solo caso in più testimonia la scardsa diffusione della malattia.

Oggi l’Italia ha superato la Cina per numero di morti, arrivati a quota 3.405. Un dramma nazionale. Anche perché nel nostro Paese vivono 60 milioni di persone; nello Stato asiatico gli abitanti sono un miliardo e 300mila. Tuttavia la curva dei contagi continua ad abbassarsi: il Veneto è sceso all’8,4 (370 infetti in più di ieri, per un totale di 3.484). Meglio di tutti sta la Sicilia, dove l’incremento è minimo, pari al 2,6 per cento (in valore assoluto +58, 340 complessivi). Questi i casi e le percentuali nelle altre regioni: Emilia-Romagna 5.214 (689 in più di ieri, +15.2%); Marche 1.737 (+169, 10.8%); Liguria 1.059 (+172, 19,4%); Campania 652 (+192, 41.7%); Toscana 1.482 (+152, 11.4%); Lazio 823 (+99, 13.7%); Friuli-Venezia Giulia 599 (+137, 29.7%); Abruzzo 385 (+122, 46.4%); Puglia 478 (+95, 24.8%); Umbria 334 (+87, 35.2%); Bolzano 436 (+60, 16%); Calabria 169 (+40, 31%); Valle d’Aosta 215 (+50, 30.3%); Trento 523 (+68, 14.9%); Molise 46 (+18, 64.3%); Basilicata 37 (+10, 37%).