Cagliari, Truzzu: "Siamo in guerra, i numeri del contagio saliranno molto: state a casa"
CAGLIARI. "Siamo in guerra. L'avete capito? Diamo in guerra": Lo ribadisce due volte il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, in un lungo video col quale ha deciso di rivolgersi ai suoi cittadini. Le sue sono parole che devono servire per lanciare un pesante monito. "Non bisogna creare panico", sottolinea, ma bisogna fare i conti con la realtà: "I numeri dei contagi cresceranno, e molto. Per questo dobbiamo tutti rispettare le regole". E se non lo si fa, ribadisce, le autorità prenderanno ulteriori provvedimenti restrittivi sulla circolazione. Ma questo è il minimo. Truzzu prende in mano la foto che ha creato sgomento in tutta Italia: quella della colonna di mezzi militari che a Bergamo sono stati necessari per trasportare le bare dei morti per il contagio: "La conseguenza è questa", sottolinea con forza Truzzu, "se non si rispettano le regole succederà questo". Morti, tanti, anche in Sardegna e a Cagliari.
Un discorso necessario, quello del primo cittadino, "perché che senso ha che intere famiglie vadano a fare la spesa? Che senso ha che in cinque si vada sull'autobus? Che senso ha per i gruppetti di ragazzi uscire per bere una birra?". Ga ricevuto segnalazioni anche in questo senso il sindaco. Che lancia anche due appelli.
Il primo: "Quando tutto questo finirà comprate dai nostri commercianti, perché adesso l'emergenza è sanitaria, ma dovremo fare i conti con quella economica". Poi una risposta a coloro che chiedono la sanificazione delle strade: "No chiedetemelo più : non abbiamo alcuna evidenza scientifica dell'utilità di un intervento come quello. Che costa. E il Comune sta spendendo tanti soldi: il denaro servirà dopo, ce ne accorgeremo".