Coronavirus, in Sardegna la prima fabbrica tessile riconvertita in produzione mascherine
La Sardegna conquista un nobile primato in questa situazione di emergenza mondiale
La Sardegna conquista un nobile primato in questa situazione di emergenza mondiale, l’isola ha deciso di non arrendersi davanti alla carenza di mascherine protettive: è nata infatti in Sardegna la prima fabbrica riconvertita di mascherine protettive.
E’ la “Pietri Srl-Il Ghiro materassi”, precedentemente azienda tessile di Bonorva, che sta già producendo 2mila mascherine al giorno, ma con l’obiettivo di arrivare alle 10mila entro la prossima settimana.
I titolari hanno dichiarato di essere stati oberati di richieste: “Dopo l’esplosione della pandemia avevamo ridotto al minimo la nostra attività e messo una parte dei lavoratori, circa trenta, in cassa integrazione. Ma poi guardandoci intorno abbiamo deciso di richiamare i lavoratori e riconvertire parte della nostra azienda per realizzare mascherine, di cui c’è un enorme bisogno in Sardegna come nella Penisola. Al momento stiamo procedendo con l’autocertificazione e realizziamo un dispositivo basico di uso comune, non quelle professionali per i medici e gli infermieri. Attendiamo l’autorizzazione del ministero della Salute che certifichi il prodotto e contiamo di proseguire fino a quando ce ne sarà bisogno”.
I fratelli Pietri hanno potuto contare sull’aiuto del sindaco di Bonorva, Massimo D’Agostino e sul capogruppo di maggioranza del comune di Macomer, Gianfranco Congiu.
“Sono felicissimo di questo nuovo inizio, la riconversione di questa fabbrica porta un messaggio chiaro: se si cade ci si rialza subito e si riparte con la solidarietà e il lavoro di tutti. L’amministrazione è vicina ai Pietri e li ha incoraggiati moltissimo in questo percorso. Noi per primi, ma anche come sindaci dell’Unione dei Comuni, abbiamo ordinato importanti commesse”, afferma D’Agostino.
L’innovazione è stata possibile grazie Cura Italia. “Un provvedimento che favorisce la riconversione dei cicli industriali verso la produzione di Dpi seguendo una pratica burocratica molto celere. A Bonorva abbiamo un’azienda tessile con macchinari e materiali adatti, quindi abbiamo pensato di contattarli. Da grandi imprenditori quali sono hanno risposto subito e si sono messi al lavoro”, dichiara Congi