MARTEDÌ, 15 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Comune. Il centrosinistra all’attacco: «Troppi dissidi negli organismi di controllo»



Braccio di ferro all’interno dell’Avvocatura





di Roberto Paracchini
CAGLIARI. Tutti contro tutti: nell’ufficio legale, che dovrebbe difendere il Comune, fioccano i ricorsi al Tar; il segretario genarale Giovanni Battista Vargiu ha portato in Procura gli atti relativi alla società per lo sviluppo del Municipio; e il servizio contratti bacchetta la Giunta.
Non solo: il segretario generale è stato, a sua volta, soggetto a una «procedura di contestazione disciplinare». E questi ultimi fatti, secondo l’interrogazione presentata dal centro sinistra (firmata da Ninni Depau, Pd; Francesco Ballero, Psdi; e Gialeto Floris, Italia dei valori), «sembrano direttamente collegati a iniziative e pareri tecnici forniti dal segretario e non in linea con le aspettative della Giunta. Come dire: non era in riga ed è stato sanzionato. Infatti c’è stata anche, da parte del segretario, «la relazione trasmessa alla magistratura con la quale vengono denunciate “irregolarità e opacità nella gestione economica e finanziaria” dell’agenzia comunale Ask».
La questione-Avvocatura vede una serie di ricorsi e controricorsi. In particolare il 14 maggio del 2004 il sindaco sostituisce Federico Melis da responsabile del servizio Avvocatura» e al suo posto nomina Carla Curreli. Ma Melis fa ricorso al tribunale di Cagliari che, «con sentenza del 23 novembre 2007, dichiara illegittimo il provvedimento». Così Melis viene reintegrato come responsabile del servizio. Poi al termine del suo mandato, l’amministrazione «conferisce l’incarico di responsabile» a Curreli. Ma a questo provvedimento si oppone Genziana Farci «con ricorso al tribunale del lavoro che con ordinanza del 19 marzo 2009 accoglie il reclamo e dispone un nuovo conferimento di incarico con valutazione comparativa dell’avvocato Farci». Infine il 25 maggio il Comune, per la terza volta dà l’incarico di dirigente responsabile a Curreli. Ma la storia non è finita perchè c’è stato un nuovo ricorso della Farci.
Ma non è finito, secondo l’interrogazione presentata dal centrosinistra, nell’ultimo provvedimento il Comune «fa riferimento ad elementi che configurano una oggettiva situazione di conflittualità» fra Farci e il Municipio. Tra questi viene indicato il diniego, avvenuto nel 2002, «a predisporre una delibera di Giunta per affidare a legali esterni (tra cui Ovidio Marras, già candidato a presidente della Regione per Forza Italia - ndr) la rappresentanza del Comune, con conseguenti rilevanti spese a carico dell’amministrazione».
Osservazioni che comportano «un indebolimento dell’Avvocatura» che rischia «di fare venire meno un fondamentale ruolo di garanzia nella corretta amministrazione del Comune». Inoltre i consiglieri denunciano anche le precisazioni fatte del servizio contratti del Municipio che hanno sottolineato, «nei documenti allegati al bilancio, (...) che non sempre» l’amministrazione «ha fatto ricorso agli istituti della proroga e del rinnovo contrattuale nel rispetto delle norme di legge».
Da qui la domanda al sindaco Emilio Floris sulle iniziative che intende assumere sulla conflittualità interna all’Avvocatura e le altre situzioni di tensione. Un quadro che per gli interroganti nasce dal non corretto funzionamento degli organi di controllo del Municipio, che dovrebbero essere «terzi».