Coronavirus, paura del contagio a Cagliari: “Fateci mettere più tavolini in strada”
I tavolini dentro i locali? Con l’emergenza Coronavirus “molti clienti non vogliono restare seduti dentro”. L’appello del Consorzio del centro storico: “Vogliamo più tavolini all’aperto”. Il Comune: “Limiti già stabiliti, potremmo valutare caso per caso”
Il rispetto della distanza tra una persona e l’altra? Da decreto sul Coronavirus, dev’essere almeno di un metro, e non c’entra nulla un possibile galateo. E, in giorni di emergenza nazionale, tra scuole e università chiuse, anche a Cagliari in molti scelgono di seguire alla lettera le regole e i consigli diramati dal Governo. “Giustissimo, siamo in una situazione molto particolare”, esordisce Marco Milia, ristoratore e membro del direttivo del Consorzio dei commercianti della Marina. Il “ma”, tuttavia, è dietro l’angolo: “Ci sono molti clienti che non vogliono restare dentro i locali, ma all’aperto, proprio per questa paura, forse un po’ eccessiva, di essere contagiati. Nelle prossime ore il nostro consorzio diramerà una nota ufficiale con la quale verrà chiesta al Comune la possibilità di farci mettere più tavolini fuori, nelle strade”. Nei fatti, la richiesta è ben chiara: sforare le attuali concessioni: “Sì, ma utilizzando il buon senso. Qualche metro in più di spazio, ora come ora, potrebbe risultare determinante per la salvezza di più di un ristoratore”, afferma Milia, contattato da Casteddu Online. “Chiediamo un po’ di tolleranza, nient’altro, anche per quanto riguarda eventuali multe. Non sappiamo quando passerà l’emergenza Coronavirus, siamo anche pronti a garantire i varchi per il passaggio di ambulanze e altri mezzi di soccorso”. Ora: le concessioni sono già state assegnate da tempo, e una modifica-allargamento appare difficile.
Dagli uffici comunali delle Attività produttive, infatti, osservano che “il decreto del Governo è chiaro, proprio come le concessioni. I commercianti devono rispettare i limiti e adeguarsi, sono stati stabiliti proprio per garantire la circolazione del traffico e dei pedoni, come impongono il Codice della strada e i regolamenti comunali. La situazione è di emergenza, le regole generali attualmente in vigore vanno rispettate. Poi, eventualmente, può essere possibile valutare caso per caso, ma è impensabile immaginare un ‘rompete le righe’ improvviso”. E le possibili multe? “Quelle le fa il servizio di polizia Municipale, non è possibile chiedere di non elevare sanzioni se non si rispettano le regole”.