Rassegna Stampa

www.youtg.net

Basi militari sarde "lazzaretti" d'Italia per il coronavirus? No, ecco i numeri

Fonte: www.youtg.net
4 marzo 2020

 
Basi militari sarde "lazzaretti" d'Italia per il coronavirus? No, ecco i numeri

CAGLIARI. Duecento posti letto messi a disposizione del ministero della Difesa in Sardegna per affrontare un eventuale contagio massimo da coronavirus. Anzi, no, i posto sono 1065. Balletto di cifre che nasconde chissà quale mistero, con lo Stato pronto a trasformare l'Isola in sede della quarantena degli infetti? No, per niente. Si tratta solo numeri che rappresentano situazioni diverse.

L'equivoco è partito la settimana scorsa, quando i vertici delle Forze Armate italiane hanno annunciato che alcune basi sul territorio nazionale erano pronte ad ospitare eventuali casi di contagio, anche con numeri importanti.  In Sardegna la scelta è ricaduta su Decimomannu, utilizzata dall'Aeronautica (QUI LA NOTIZIA). Per vie ufficiali  non erano state fornite cifre sui posti allestiti o da allestire. Poi era circolata una voce: "Vogliono trasformare la base in zona per la quarantena dei malati di sud e isole", era il messaggio  rilanciato sui social.

Così era intervenuto il sottosegretario sardo alla Difesa Giuslio Calvisi: “Per rispondere a una necessità di sorveglianza sanitaria, fondamentale in questi giorni per tutelare nel miglior modo possibile la salute dei militari presenti in Sardegna e dei cittadini", aveva spiegato, "la base aerea di Decimomannu potrà essere, al pari di altre strutture individuate sul territorio nazionale per altre regioni, l’Ente di riferimento per l’eventuale sorveglianza sanitaria che dovesse rendersi necessaria per i militari in servizio nell’isola". Quindi niente malati d'importazione e niente lazzaretto ai tempi del coronavirus. Calvisi aveva aggiunto che "sono state individuate 1500 strutture della Difesa per oltre 5000 posti letto, di cui più di 200 (posti letto) in Sardegna". Duecento, quindi. Questo era stato dichiarato dal sottosegretario il 26 febbraio.

Ma ieri il Sole 24 Ore ha pubblicato la mappa delle strutture militari messe a disposizione. E in Sardegna i posti letto indicati -senza che sia arrivata alcuna smentita - erano 1065. Ed è riesplosa la polemica.

La spiegazione però arriva direttamente dal ministero della Difesa: i 200 indicati mercoledì scorso erano i posti già a disposizione. Gli oltre 1065 - il numero più alto rispetto a tutte le altre regioni italiane - sono il risultato di una ricognizione successiva e sono quelli potenzialmente a disposizione. Che sarebbero sempre e comunque dedicati a pazienti sardi, militari o civili, nel caso in cui dovesse verificarsi lo scenario più terribile, con una situazione di contagio fuori controllo che nessuno si augura. Questo assicurano dalla Difesa. Nons arebbe salutare né economico, comunque, effettuare dei trasporti aerei con passeggeri infetti, per trasferirli in Sardegna.

D'altronde, c'è da stupirsi del fatto che la Sardegna possa offrire tutti quegli alloggi, visto che è la regione con la presenza militare più massiccia d'Europa? No, purtroppo.