La Procura indaga sulla mancata ottemperanza delle ordinanze di sgombero. Un secondo filone d'indagini sulla responsabilità dei crolli?
Su via Peschiera e via Castelfidardo ora indaga la Procura. Nessuno ha rispettato le ordinanze notificate sotto Ferragosto alle famiglie che abitano nelle strade-gruviera e così la magistratura cagliaritana, su segnalazione del corpo di Polizia municipale, ha aperto un'inchiesta. Ipotesi di reato: «Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità», accusa che sarebbe stata rivolta (con l'iscrizione nel registro degli indagati) a una decina di persone. Cioè quasi tutti i destinatari dei documenti partiti dal Municipio, dove veniva ordinato lo sgombero immediato delle case e imposto un «monitoraggio delle strutture» e la «messa in sicurezza degli stabili». Ma l'indagine potrebbe seguire anche un altro filone, forse più importante: quello delle responsabilità sulle voragini che si sono aperte l'estate scorsa nella zona e hanno causato il danneggiamento di alcune palazzine, dichiarate pericolanti.
ATTI Per vederci chiaro, ieri la polizia giudiziaria ha chiesto gli atti al Comune: il primo passo per stabilire eventuali responsabilità. E nei giorni scorsi sarebbero partite anche le prime comunicazioni ufficiali (la richiesta di «elezione di domicilio», come prescrive l'articolo 161 del codice di procedura penale) agli indagati.
È l'ultimo passo di una vicenda iniziata a metà del mese scorso, quando in via Roma si è deciso di ordinare l'evacuazione per motivi di sicurezza di due palazzine rese pericolanti da una voragine che si aprì in mezzo alla strada nell'estate del 2008. Uno sgombero che le 5 famiglie di via Castelfidardo avrebbero dovuto rispettare entro il 20 agosto, anche se nessuno ha lasciato le case. Eppure le relazioni tecniche presentate da Gaetano Ranieri e Mauro Pompei (su cui si è basata la decisione dell'amministrazione comunale) parla di una situazione di «grave pericolo per le persone e gli edifici». Insomma, un pericolo reale di nuovi crolli, evidenziato anche negli accertamenti disposti qualche mese fa dal tribunale di Cagliari e assegnati al perito Alessandra Boi. Consulenze che si scontrano con quella dell'ingegnere ingaggiato dalle famiglie che vivono nel rione a ridosso di piazza d'Armi: in questo caso lo scenario sarebbe meno preoccupante rispetto a quello descritto nelle relazioni precedenti.
ESPOSTO E negli uffici della procura della Repubblica arriverà nei prossimi giorni anche un esposto firmato dal Gruppo speleologico “Cavità Cagliaritane”, che ha preparato un dossier sulle infiltrazioni nel sottosuolo nell'area di Is Mirrionis e Sa Duchessa. In questo caso, sul banco degli imputati ci sarebbero Comune e Abbanoa, che hanno gestito la rete idrica negli ultimi dieci anni.
MICHELE RUFFI
15/09/2009