Coronavirus, primo sardo positivo. Tenuto in quarantena in Lombardia
Un paziente sardo assistito in Lombardia è risultato positivo al coronavirus. L’uomo è in quarantena con i suoi familiari. La task force della Regione ha attivato i protocolli per individuare e porre a sorveglianza attiva tutte le persone che sono state in stretto contatto con l’uomo, di cui non è stata resa nota nemmeno l’et. “La situazione è sotto controllo”, fanno comunque sapere da Villa Devoto e “le strutture sanitarie sono operative per fare fronte ad ogni evenienza – continua la nota -. Si sottolinea che ad oggi nessuna delle persone sottoposte a vigilanza è in una condizione tale da destare allarme”.
Proprio sul fronte del piano anti-contagio, è da inizio settimana che la Regione sarda ha messo a punto la strategia con controlli serrati per chi arriva nell’Isola. E questo vale sia nei porti che negli aeroporti, in prima battuta attraverso i documenti di viaggio, per capire la provenienza, e poi coi termoscanner, strumenti che permettono la misurazione della temperatura corporea. Poi c’è il capitolo strettamente sanitario: per la quarantena è stato predisposto un intervento che permette l’isolamento di 110mila persone (leggi qui).
In via precauzionale sono stati decisi gli annullamenti di tutta una serie di manifestazioni: dalla SoloWomenRun all’apertura dell’anno giudiziario in Corte dei conti. Il Comune di Cagliari ha affisso nei luoghi pubblici il decalogo con le regole di igiene. Nuove misure anche da parte dell’Azienda per la tutela della salute: la Asl unica ha attivato un numero verde 800 331 377. Si può chiamare dalle 8 alle 20. Senza limiti di orario, invece, il numero del ministero della Salute: è il 1500. In alternativa si può chiamare anche il 118.