Rivoluzione al Ctm, nuovo valzer di poltrone a Cagliari
Tramonta l’era di Roberto Murru in viale Trieste. Il sindaco Truzzu potrebbe premiare un dirigente: ecco i nomi
Rivoluzione al Ctm, tramonta l’era di Roberto Murru. Ma il nuovo direttore generale del consorzio cagliaritano dei trasporti non sarà un politico. Il sindaco Paolo Truzzu farà una scelta interna e, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe promuovere uno degli attuali dirigenti: in pole ci sono Proto Tilocca e Paride Gasparini, rispettivamente responsabili dei servizi Pianificazione e Esercizio dell’azienda di viale Trieste, entrambi stimatissimi dal primo cittadino che in passato ha ricoperto la carica di membro del cda del Ctm.
Un altro dirigente del Ctm Bruno Useli potrebbe andare alla guida della partecipata Its. Ancora altri due anni di mandato invece per il presidente del consorzio Roberto Porrà che cerca la riconferma anche in questa consiliatura. Porrà è vicino al consigliere comunale Aurelio Lai che spinse per la sua nomina nella scorsa consiliatura, quando sedeva tra i banchi del centrosinistra sosteneva Zedda. Oggi Lai è col centrodestra, ma è uno scontento della maggioranza che sostiene Truzzu perché il suo partito (l’Udc di Oppi) è rimasto privo di rappresentanza nell’esecutivo cagliaritano e se dovesse perdere anche Porrà, Lai potrebbe uscire dalla maggioranza.
Il sindaco non può farsi altri nemici perché è già impegnato a fare i conti con alcuni mal di pancia dei suoi. Scintille (anche frutto di tensioni relative alla ricerca dagli equilibri in consiglio regionale) soprattutto col Psd’Az. Il capogruppo dei 4 Mori di palazzo Bacaredda Roberto Mura ha attaccato l’esecutivo sulle piste ciclabili (l’assessorato è quello di Alessio Mereu, Fdi) e nel corso dell’ultima seduta ha espresso contrarietà in aula a una mozione dell’opposizione che però è stata poi votata anche dai consiglieri di centrodestra. Mura ha anche superato in extremis il compagno di partito Franco Magi nella corsa alla poltrona di vice sindaco della Città metropolitana: in tanti hanno letto la nomina di Mura come un tentativo di Truzzu di placare gli animi a palazzo Bacaredda.