Piazza Maxia. La strada, chiusa da due mesi, non è stata riaperta nei tempi pattuiti: «Affari a picco»
Da due mesi, cioè da quando i lavori di ristrutturazione di piazza Maxia sono entrati nel vivo, gli affari dei negozianti della zona sono colati a picco. Specialmente quelli di coloro le cui vetrine si affacciano nel tratto di via della Pineta che sfocia in via Degioannis, transennato e chiuso al traffico dai primi di luglio. Qualcuno ha chiesto la riapertura immediata della strada, altri, al colmo dell’esasperazione, hanno denunciato il Comune «per la chiusura illegittima della via», chiedendo contestualmente il risarcimento dei danni subiti. «La situazione è insostenibile », spiega Davide Bandino, gommista. «Nei nostri negozi non entra più nessuno e riusciamo a stento a mantenere i clienti fissi, costretti a fare i salti mortali per raggiungerci. Si può lavorare così?». «Da mesi ormai siamo aperti per modo di dire», conferma Oscar Pisu, gelataio, «perché qualsiasi negozio, senza i clienti di passaggio, è destinato a morire». Soprattutto se, denuncia il bombolaio Michele Dore, «a poca distanza il cliente può trovare un concorrente molto più comodo da raggiungere e con il parcheggio davanti alla vetrina». A fare arrabbiare i venditori è il fatto che la riapertura della strada sia stata più volte promessa. «Inizialmente le transenne sarebbero dovute sparire dopo ferragosto», denunciano, «poi entro agosto e invece tutto è ancora come due mesi fa e non sappiamo quando questa situazione cambierà». Il nuovo termine per la riapertura di via della Pineta, indicato dal dirigente del servizio comunale del Verde pubblico Claudio Papoff al presidente della circoscrizione cinque, Paolo Truzzu, è la fine di settembre. La conclusione dei lavori, invece, dovrebbe slittare da dicembre a febbraio. LORENZO MANUNZA