Rassegna Stampa

Il Sardegna

Non solo mare, ci sono i musei un'estate da 30mila visitatori

Fonte: Il Sardegna
10 settembre 2009

Cultura. Risultati triplicati rispetto al 2008. Merito di 200mila euro in più e del turismo

Ada Lai: « Ma i centri d'arte comunali dovrebbero offrire anche servizio bar e ristorazione »

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

I centri d'arte comunale offrono di più e i risultati si vedono: un'affluenza di visitatori quasi triplicata rispetto all'anno passato, nei tre mesi estivi. Oltre trentamila persone contro le dodicimila del 2008, grazie anche a una gestione che ha potuto contare su 200mila euro in più. Alle mostre organizzate (13), e agli eventi (15 in tutto tra presentazioni di libri, sfilate di moda, concerti e reading). E alla crescita esponenziale del numero di turisti in città. «È stata una stagione unica - ha detto l'assessore alla Cultura, Giorgio Pellegrini - non ho mai visto tanti turisti a Cagliari, sembrava di stare in quelle città che andiamo a visitare, all'estero e in Italia. Il Lazzaretto e la Galleria comunale - ha aggiunto - hanno investito molto in attività culturali. Non tutti i visitatori si sono soffermati sulle mostre in programma, certo. Ma sono stati in questi spazi, si sono avvicinati a questo mondo». I risultati migliori li ottiene la Galleria comunale d'arte, con 7.548 visitatori. «Ognuno ha cercato una giusta via per sedurre i visitatori - ha detto il direttore, Annamaria Montaldo - noi l'abbiamo fatto a modo nostro, abbiamo tenuto aperto il museo fino a mezzanotte, e abbiamo promosso “Aperitivi in movimento” (ciclo di appuntamenti notturni organizzati dall'associazione Artecrazia, a base di musica, arti figurative e poesia, con aperitivi e degustazioni). Dopo la Galleria, il Teatro civico con quasi seimila visitatori, il Lazzaretto con quattromila (grazie al festival “Notte dei poeti” che è andato avanti per tutto luglio). Ancora, l'Exmà (tremila), la Torre dell'Elefante (2.600), di San Pancrazio (1.790), il Search (2.310), il Castello di San Michele (1.230), il Ghetto (1.247), il Museo Cardu (650) e la Cripta di Santa Restituta (540 visitatori). Un boom di affluenza, insomma. «Ma - ha puntualizzato il dirigente d'area, Ada Lai - i centri dovrebbero anche offrire servizi collaterali (bar, ristorazione). Non è sbagliato che il mercato si insinui nel mondo della cultura, anzi lo può aiutare». Resta il problema della manutenzione dei centri d'arte. «Nel capitolato per l'affidamento della gestione - ha anticipato il dirigente Gerolamo Solina - specificheremo che le spese sulla manutenzione dei musei saranno a carico del gestore».