Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il mistero del nuovo stadio

Fonte: La Nuova Sardegna
10 settembre 2009

GIOVEDÌ, 10 SETTEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Ancora irrisolto il problema del Sant’Elia. Oggi incontro tecnico a Roma per gli Europei


Divergenze anche in maggioranza e in giunta




CAGLIARI. La vicenda-stadio sembra il gioco delle tre carte: non si fa, si fa, non si fa. Chi ha puntato sulla realizzazione della nuova struttura, sino ad ora ha perso. Solo che in questo caso non ha vinto nemmeno il banco, visto che il Sant’Elia non è stato ancora adeguatamente ristrutturato, seppure sia ridiventato agibile. E ora sullo sfondo si sono gli Europei di calcio del 2016.
Domani a Roma nella sede della Figc ci sara un incontro tecnico per verificare che caratteristiche dovrebbe avere lo stadio per permettere a Cagliari di essere inserita tra le città coinvolte negli europei del 2016. Ancora è tutto in fase preliminare: l’amministrazione comunale non sa se porrà la sua candidatura. Si tratterà di verificare costi e priorità. Per il momento c’è stata la richiesta del presidente della Figc Giancarlo Abete rivolta all’Uefa: per far sì che l’Italia partecipi alle procedure di selezione per ospitare gli europei.
Questa possibilità ha riportato in auge il discorso del nuovo stadio e del progetto presentato da Massimo Cellino in qualità di presidente del Cagliari calcio. Da anni il responsabile dei rossoblù ha avanzato la candidatura per realizzare la nuova struttura (con all’interno anche altre attività sportivo-commerciali e ricettive) da realizzare a sue spese, in cambio di una gestione pluridecennale. Da inizio estate il sindaco Emilio Floris ha dato mandato ai tecnici del Comune di esaminare, assieme a quelli del Cagliari calcio, la fattibilità dell’operazione. A tutt’oggi, però, non esiste niente di formale, solo una mozione approvata dalla maggioranza consiliare, in cui si invita il primo cittadino a portare avanti l’istruttoria per arrivare a una convenzione col Cagliari calcio per il nuovo stadio. Ma pareri contrari ci sono anche nella maggioranza e in Giunta.
I problemi, infatti, non sono pochi e di non facile soluzione. Innanzi tutto c’è l’esistenza dello stadio di Sant’Elia. L’ipotesi-Cellino prevede che venga demolito e che le spese della rimozione siano a carico del Comune. Solo che la struttura sportiva è un bene valutato, negli atti del bilancio comunale, attorno ai cinquanta milioni di euro (come giustificare la distruzione di un simile patrimonio?). In secondo luogo la struttura, storicamente, appartiene all’intera Sardegna e permette manifestazioni sportive di tutti i tipi e non solo calcistiche (c’è anche una pista di atletica che non ci sarebbe nell’ipotesi-Cellino). Infine vi sono giacenti in Consiglio due delibere di Giunta, mai ritirate: una per il recupero della struttura esistente (ispirata a suo tempo dall’attuale assessore allo Sport Nanni Floris) e un’altra che prevede un bando internazionale per una nuova struttura sportiva. (r.p.)