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«Intitolare il campo comunale Coni al giovane arbitro Riccardo Santoru». Lo chiedono al sindaco e alla Giunta i consiglieri Ugo Storelli e Stefano Schirru. Dedicare la pista di atletica dove è morto il fischietto cagliaritano di 21 anni, è importante per i due consiglieri di maggioranza perché «l'amministrazione comunale ha sempre dimostrato una particolare sensibilità nei confronti della cultura sportiva come strumento pedagogico e sociale, soprattutto per i giovani».
Riccardo Santoru, studente universitario in Ingegneria, è morto venerdì durante una prova attitudinaria per la pratica sportiva. Stava correndo i 3 mila metri, quando improvvisamente si è accasciato sulla pista blu dello stadio di atletica di viale Diaz. I medici federali, prima, e quelli del 118, poi, hanno cercato di rianimarlo per quasi un'ora. Tutto inutile, purtroppo, ucciso da un arresto cardiaco.
Il magistrato ha anche disposto la perizia necroscopica, ma sul risultato il medico legale ha chiesto tempo: sono necessari ulteriori accertamenti.
Martedì sera, nella chiesa della Vergine della Salute, al Poetto, centinaia di amici e conoscenti si sono stretti alla famiglia per l'ultimo saluto al giovane.

10/09/2009