“In attesa dello sblocco totale, festeggiamo il Capodanno assieme con un dj set”. Si legge così sul profilo Instagram di Frida Cagliari, il bar di via Sassari che dà appuntamento alla notte di San Silvestro. L’annuncio, con tanto di foto che vale la chiamata alla movida, è già diventato un caso nel quartiere di Stampace. Perché il bar non è autorizzato a mettere musica. In nessun orario. Lo ha stabilito un’ordinanza del Comune, su cui c’è stato anche un ricorso al Tar.
La frase “in attesa dello sblocco totale” non può che riferirsi al provvedimento del Municipio. La scorsa primavera, dopo una lunga serie di sovralluoghi e verifiche da parte dei tecnici dell’agenzia Arpas per l’ambiente, il commissario prefettizio aveva imposto al locale notturno la misura più restrittiva: insieme allo stop alla musica, si dovevano abbassare anche le saracinesche, già alle 22. Tutti a casa, visto il baccano che superava i decibel consentiti dalla legge e rendeva impossibile il riposo ai residenti e agli ospiti delle strutture ricettive della zona (contro il Frida si erano mbilitati tutti insieme).
Proprio in seguito alla doppia decisione del commissario comunale, la Key Lounge, la srl proprietaria del locale, fece ricorso contro l’ordinanza, ottenendo la parziale revisione. Ovvero: confermato il divieto totale di mettere musica e sì all’apertura del locale anche dopo le 22. A patto che questo non creasse problemi al quiete della zona. Ma adesso il Frida Cagliari, in autonomia, ha fatto sapere che ci sarà un dj set la notte del 31. E se succederà, come anticipato dalla stessa Key Lounge, la decisione va contro il provvedimento normativo, di segno opposto. A meno di ulteriori decisioni amministrative di cui i residenti non sono a conoscenza. L’appuntamento lanciato su Instagramm diventa, a questo punto, materia per la Polizia municipale e per gli stessi uffici comunali.