Comune. Lettera all'avvocatura: paura della Corte dei Conti

Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦

I dubbi sui parcheggi del Banco di Sardegna. Il prezzo è congruo o c'è il rischio di un intervento della Corte dei Conti? E soprattutto: ci sono altri casi analoghi in città di altri parcheggi privati ad uso pubblico mai sfruttati dal Comune? Sono le perplessità dalla commissione comunale Bilancio che ha messo nero su bianco i quesiti e li ha spediti al servizio Avvocatura del Comune e al segretario generale di palazzo Bacaredda.
LA VICENDA È NOTA. In viale Bonaria, al secondo livello del sottopiano, ci sono 104 parcheggi del Banco di Sardegna, ma destinati ad uso pubblico in virtù della concessione edilizia rilasciata dal Comune proprio per la costruzione della sede dell'istituto di credito. Ma per motivi di sicurezza il Banco non li ha mai aperti al pubblico. Così alla fine il Comune ha deciso per una transazione: il Banco dà 450mila euro a via Roma e si riprende la servitù dei parcheggi mai usati. In commissione la delibera è passata con 3 voti su 5 (astenuto Alessio Mereu dei Riformatori), ma Salvatore Mereu (Fi) e Alessandro Serra (An) si sono già dichiarati contrari al provvedimento. La decisione della giunta ha scatenato la diffidenza dei consiglieri, anche in maggioranza, che da giorni minacciavano il voto contrario. Ieri le lettere spedite dalla commissione Bilancio. La prima è indirizzata al servizio Avvocatura del Comune, (all'avvocato Carla Curreli). I commissari si domandano se è mai stato chiesto un parere all'Avvocatura e se il prezzo (450 mila euro per il diritto di servitù su 104 parcheggi in pieno centro) è considerato adeguato. E poi il pregresso: niente sarebbe dovuto per l'utilizzo finora? Ancora più ficcanti i quesiti posti all'attenzione del segretario generale Giovanni Battista Vargiu, al quale è chiesto se è concreto il rischio di intervento della Corte dei Conti. ¦