Di Paolo Rapeanu
Netto aumento delle cremazioni nel camposanto cagliaritano, presto sarà attivato anche il secondo forno: “Realizzeremo anche mille altri loculi”
È boom delle cremazioni al cimitero cagliaritano di San Michele, ma il Comune dovrà comunque realizzare mille nuovi loculi. L’unico forno crematorio attivo nel camposanto viene utilizzato spesso: la media è dieci cremazioni alla settimana. Sono sempre più, quindi, i cagliaritani che lasciano come “richiesta” ai parenti quella di non finire dentro una bara ma in un’urna. In appena quindici mesi si è registrato un amento di richieste “di circa il 50 per cento, in netto aumento”, spiega il dirigente dei Lavori Pubblici Daniele Olla. È lui ad aver già fatto partire l’appalto per la realizzazione di “1072 loculi, in attesa che parta il progetto per l’ampliamento del cimitero”. Già, perchè le cremazioni, seppur in aumento, non rappresentano ancora l’unica “scelta” fatta, magari, dai parenti del morto. E allora, l’ipotesi di “allargare” il camposanto in direzione Mulinu Becciu rimane ancora in piedi. Certo, servirà di sicuro almeno un anno prima di avere lo schizzo di un progetto-guida. Nell’attesa, la speranza dell’amministrazione è che ci sia un’ulteriore crescita delle cremazioni, anche per risparmiare spazio.
Ecco perchè, nei prossimi mesi, verrà installato un secondo forno crematorio: “Con la sua attivazione ci sarà la concreta possibilità di raddoppiare le cremazioni”.