Ostriche, rimosso il vincolo sulla pesca
Le ultime analisi hanno dato segno meno. L'altissima presenza di colibatteri (i valori di escherichia coli avevano raggiunto i 16mila mpn rispetto a un limite massimo consentito di 4.600) che aveva fatto scattare l'allarme inquinamento costringendo la Assl a bloccare la raccolta e la commercializzazione di cozze, vongole e ostriche, è fortemente diminuita. Così ieri l'Azienda sanitaria ha firmato l'ordinanza per cancellare i vincoli, almeno per quel che concerne la zona sud, ovvero lo specchio d'acqua all'esterno del ponte su cui corre la statale Sulcitana. Sempre ieri, nel primo pomeriggio, sono arrivati anche i risultati favorevoli per la zona interna della laguna di Verenoidi, sfruttata dai pescatori per la pesca di vongole e cannolicchi. Anche in questo caso la Assl ha sbloccato i divieti. Resta invece ancora lo stop per l'area nord.
Le certezze
A beneficiare della disposizione favorevole è stata soprattutto l'azienda “Lo Squalo” dell'allevatore ittico Franco Masala. «Grazie alla collocazione dei miei impianti che guardano verso il mare aperto riesco a evitare la presenza preoccupanti di colibatteri ma, nonostante questo, anche io sono costretto a fermarmi quando rio Mannu e rio Cixerri scaricano nella laguna le loro acque sporche. Un danno che per me è una vera beffa», spiega Masala. «Per questo ho chiesto più volte alla Regione, e so che ora il progetto è alla firma per l'ufficializzazione, di poter contare su analisi specifiche. Campionamenti e disposizioni assolutamente differenziati, insomma».
Le nuove piogge
Intanto le abbondanti precipitazioni di questi ultimi due giorni, che avevano anche imposto un'allerta meteo gialla per il sud dell'Isola, preoccupano i pescatori del Consorzio ittico Santa Gilla. «Le nostre analisi fatte in autotutela non hanno dato esisti positivi, speriamo veramente, soprattutto per le vongole e i cannolicchi, che i prossimi giorni e le nuove analisi della Assl non ci riservino altre sorprese», dice il presidente del Consorzio, Stefano Melis. «Siamo veramente allo stremo. Chi pesca i ricci non sta portando a casa il becco di un quattrino, il maltempo ci sta costringendo all'inattività. E Santa Gilla, per colpa di chi scarica le fogne sui rii Mannu e Cixerri, non sta garantendo le entrate necessarie». Scarichi più o meno illegali che possono in ogni momento compromettere la salubrità delle acque della laguna. Anche per questo, lo ha assicurato Walter Perra, dirigente medico veterinario della Assl, «stiamo predisponendo nuovi prelievi e già oggi una nostra collega sarà in laguna».
L'appello
I ripetuti appelli fatti dai pescatori a Regione, Comune e Città metropolitana per fermare una volta per tutte l'inquinamento sono caduti nel vuoto. Così come le richieste di un piano di riqualificazione del sistema idraulico.
Andrea Piras