Rassegna Stampa

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Cagliari, il Comune chiude il canile di via Po: da gennaio cani e gatti senza casa

Fonte: web Castedduonline.it
13 dicembre 2019

Cagliari, il Comune chiude il canile di via Po: da gennaio cani e gatti senza casa

Uffici senza personale e cantiere nell’area dell’ex Mattatoio. Il Comune chiude il canile di via Po e bandisce una gara per trasporto e custodia di 350 animali. Via a gennaio. Ma la soluzione ancora non c’è

 

Addio al canile. Il ricovero per cani e gatti dell’ex Mattatoio sparirà. E ancora non c’è una soluzione per i cani e i gatti ricoverati nella struttura. Il Comune è a caccia di una soluzione per i 350 animali del capoluogo. Che intanto perde lo spazio di via Po. Un po’ perché l’area a breve interessata da lavori per un progetto di housing sociale e servizi (che comporteranno inevitabilmente un peggioramento delle attuali condizioni ambientali per gli animali come aumento della rumorosità, traffico di mezzi operativi, polveri nocive etc).

E un po’ perché a causa di trasferimenti d’ufficio e pensionamenti, da novembre, è in servizio solamente il funzionario veterinario e un operatore, a fronte della necessità di avere in pianta organica almeno due dipendenti amministrativi e tre operatori, quindi vengono a mancare le condizioni per poter gestire la struttura entro gli standard minimi imposti dalla legge

Perciò il Comune di Cagliari “si trova in una difficoltà oggettiva nella conduzione diretta del canile e allo stesso tempo garantire il benessere degli animali ricoverati nel rispetto della normativa vigente”.

E così la decisione: quella di affidare l’appalto per il servizio di trasporto, ospitalità e cura dei 115 cani presenti nel canile di via Po, dei 130 cani attualmente presenti nel canile esterno oltre a 105 eventuali nuovi ingressi a seguito delle catture effettuate esclusivamente sul territorio del Comune di Cagliari, su richiesta del Servizio Veterinario della Ats, sino ad un massimo di 350 cani e gatti per i primi sei mesi del 2020.

“Siamo in gara per una sistemazione, entro giugno dobbiamo avere i locali sgomberi e stiamo cercando una soluzione”, dichiara l’assessora alla Cultura Paola Piroddi, “ho quindi chiesto di anticipare lo spostamento a gennaio per non arrivare in extremis e perché gli animali sono ancora parecchi e voglio che siano adeguatamente sistemati. Abbiamo seri problemi”, aggiunge, “ho incontrato diversi sindaci dell’area vasta e sono tutti in difficoltà. Dobbiamo cercare una soluzione in tutta la città metropolitana”.

L’aggiudicatario del servizio dovrà farsi carico, per i nuovi ingressi, di tutte le procedure amministrative e sanitarie (es. microchippatura, iscrizione anagrafe canina, controlli sanitari etc.) e dovrà aderire e collaborare per eventuali nuove iniziative, tipo eventi e manifestazioni promozionali finalizzate a favorire nuove adozioni, adozioni a distanza, visite in canile etc.)

Dovrà avere adeguata capacità tecnico-professionale (presenza nella struttura di almeno un medico veterinario, dipendente o a convenzione professionale, per garantire le cure sanitarie), un’adeguata capacità economico-finanziaria e dovrà garantire che il canile sia regolarmente autorizzato per questo genere di servizio e che sia compreso in un raggio di distanza massima non oltre km 50 dal perimetro urbano della città di Cagliari in una zona servita dai mezzi pubblici di trasporto.