Rassegna Stampa

Il Sardegna

Stangata per le rette degli asili «Ma chi ha poco pagherà zero»

Fonte: Il Sardegna
7 settembre 2009

Comune. Proteste per l'aumento della mensilità dei nidi. Colpa dell'Isee che sottopone i redditi ai raggi X

Rate anche raddoppiate. Un genitore: iscriveremo i nostri figli negli istituti privati

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Asili nido più cari per chi ha le tasche piene. Tutta colpa (o merito) del “riccometro”, l'Isee insomma: l'Indicatore di stato economico equivalente che, da alcuni mesi, anche i genitori cagliaritani sono obbligati a presentare presso l'istituto che hanno scelto per i loro figli. Un documento, certificato dal Caaf, che sottopone ai raggi x il reddito complessivo delle famiglie. Non solo quello derivante da lavoro o pensione, ma anche dal patrimonio immobiliare (case, terreni) e mobiliare (depositi bancari, Bot, azioni). Così, da settembre, può capitare di vedersi raddoppiata la retta del nido. «Il motivo è semplice - spiega Ada Lai, dirigente dell'area Servizi al cittadino - prima bastava compilare un foglio nel quale si dava conto dei propri guadagni. Ora non basta, e chi ha di più è giusto che paghi di chi ha meno». In pratica, chi fino ad agosto sborsava 150 euro, può ritrovarsi a versarne 400. Come Giorgio Pupillo: «440 euro. Questa è la cifra che l'impiegata comunale ha avuto persino vergogna a dirmi, preferendo indicarmi la cifra scritta sopra la mia domanda. La quota sino al mese di agosto, calcolata in base al nostro reddito familiare era di 150 euro, ora viene aumentata del trecento per cento. E stiamo parlando di un asilo vetusto, del centro storico». Il genitore in questione racconta anche di aver fatto ricerche che l'hanno portato a una conclusione: «Cagliari può fregiarsi di un record invidiabile: ha le tariffe degli asili nido più alte d'Italia. Più di quattrocento euro, a fronte di situazioni come quella di Roma «dove per redditi Isee di 41mila euro, la tariffa più alta è di 278 euro, a Livorno di 335, a Catania 228, e si potrebbe continuare». «Non abbiamo aumentato proprio niente - dice l'assessore alle Politiche sociali, Anselmo Piras - semmai cerchiamo di far pagare il meno possibile a chi ha poche possibilità». Con un obiettivo in particolare: «Abbassare fino a zero la retta per chi guadagna meno di cinquemila euro l'anno».
LA DISCIPLINA ISEE riguarda tutti i nidi cagliaritani, che, «dai tre ai diciotto mesi sono tutti pubblici», precisa il dirigente Ada Lai, «dai diciotto in su ce ne sono molti privati, ben ventisei convenzionati con noi del Comune». Quindi, sottoposti a regime di Isee. Gli altri, i privati, «può anche darsi che facciano dei prezzi inferiori - continua», conclude la dirigente. «Ormai è più conveniente rivolgersi agli asili privati», insiste il genitore che si è lamentato dell'improvviso aumento della retta. Come lui, hanno protestato altri genitori. Stesso discorso: prima pagavano 100 o 150, ora si trovano a dover versare il doppio.