Voto bipartisan da 16 milioni
Case popolari, scuole e impianti sportivi. Questi i settori che assorbiranno le quote più importanti dei sedici milioni di euro recuperati dall'amministrazione comunale e stanziati con la variazione di bilancio approvata ieri in Consiglio con il sostegno anche di una parte della minoranza (i Progressisti si sono astenuti). «C'è una grave carenza nel settore delle manutenzioni», ha detto il sindaco Paolo Truzzu in apertura della seduta straordinaria. A consultare la tabella allegata alla delibera ecco dove andranno a finire i sedici milioni messi insieme con l'avanzo di bilancio e con i risparmi sulle spese correnti.
Investimenti milionari
In cima all'elenco le pratiche a sei zeri: oltre tre milioni di euro serviranno alla messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici scolastici, altri due milioni e mezzo per ridurre il rischio idrogeologico in via Campeda, un milione e 500mila euro per la manutenzione degli edifici che ospitano uffici comunali e un milione e 200mila euro per la realizzazione di nuovi loculi.
Cultura e strade
Appena sotto il milione figura lo stanziamento da 900mila euro destinato a migliorare la tecnologia e gli impianti antincendio negli uffici municipali e 600mila euro per la manutenzione dei locali che ospitano servizi per il sociale. Da segnalare anche i 558.354 euro per il completamento delle opere di urbanizzazione di Barracca Manna, la riqualificazione degli edifici popolari di via Castelli e 230mila euro per viale Trieste. Nel settore dei beni culturali: 400mila euro per la Torre dell'Elefante, 390mila per il cimitero di Bonaria e 347mila per la manutenzione di altri beni. In coda 34 mila euro per l'acquisto di libri, 40mila per i mobili degli uffici pubblici, 40mila per i cassoni degli ecocentri e 100mila per rinnovare il parco auto del Comune.
L'accordo
Ritirati gli emenedamenti presentati dall'opposizione in seguito all'accoglimento di alcune richieste. In particolare lo stanziamento extra di 100mila euro per i lavori all'ex Vetreria e per il bando Cultura che sarà comunque più povero rispetto allo scorso anno nonostante l'incremento ottenuto dalla minoranza di 150mila euro che lo ha portato a 694mila euro. ( m. c. )