Centro storico inquinato dal chiasso
«Chiediamo solo l'applicazione del Piano acustico comunale. Nulla di più». Torna alla carica il comitato “Rumore No grazie” che in questi anni ha denunciato, a più riprese, l'inquinamento acustico nel centro storico e in particolare i rioni Marina e Stampace dove insistono numerose attività commerciali e dove, da anni, si svolge la movida cagliaritana.
Nei giorni scorsi, dopo aver incontrato l'assessore comunale alle Attività produttive Alessandro Sorgia nel primo di una serie annunciata di incontri, l'associazione ha inviato alla Regione un documento-proposta «per porre fine alle sofferenze causate da grave inquinamento acustico ambientale», ha scritto a nome del comitato il presidente Enrico Marras.
Rioni e baccano
Al centro, i problemi di Marina e Stampace. Ci sono, dice Marras, «i livelli di inquinamento acustico notturno accertati ufficialmente nel centro storico». Verifiche confermate da Arpas ma anche da una società privata, la Vdb srl, che nel 2017, su incarico dell'amministrazione civica e (ricorda “Rumore No Grazie”) «finalizzati proprio alla redazione del Piano di risanamento acustico comunale reso obbligatorio dai livelli talmente gravi da superare quelli massimi ammessi nelle aree industriali durante il giorno». Dice Marras: «Tutti i rilevamenti fonometrici hanno individuato in modo chiaro la causa determinante dell'inquinamento acustico: la somministrazione di alcol e la ristorazione. Un fenomeno tra l'altro riconosciuto dallo stesso Comune che, nella proposta di risanamento, aveva scritto chiaramente che la principale sorgente sonora è stata individuata nell'aggregazione di persone richiamate dai locali».
Le speranze
Sta di fatto che da allora ad oggi nulla è cambiato. «Confidiamo nella nuova amministrazione», avvertono al comitato. Le richieste? L'applicazione del piano acustico, l'installazione di centraline di rilevamento, l'approvazione del piano di risanamento. Sono alcune delle diciotto proposte messe nero su bianco. Da parte sua, l'assessore Sorgia ha annunciato la volontà di mettere intorno a un tavolo Comune, associazioni dei commercianti e comitato “Rumore no grazie”. «Dobbiamo riuscire a coniugare le esigenze del commercio con quelle dei residenti. Stiamo già studiando le possibili soluzioni».
Le associazioni
«Massima disponibilità al confronto, credo però che si debba intervenire e subito nei punti critici di Marina e Stampace dove si concentrano gruppi di giovani fino a sera tarda. Un fenomeno denunciato dagli stessi residenti. Poi affronteremo anche il problema del commercio. Non credo però che si voglia riportare Marina al degrado del passato. Locali e ristoranti sono un presidio per i nostri rioni», ha detto Nicola Murru di Confesercenti.
Andrea Piras