In discussione le linee programmatiche
Una cosa è certa: tutti a Palazzo Bacaredda hanno letto le linee programmatiche che il sindaco Paolo Truzzu ha presentato all'Aula tre settimane fa. La lettura delle 47 pagine - dimostrata con citazioni dall'originale - ha portato all'analisi che ieri ha impegnato il Consiglio comunale fino a tarda sera. Come previsto, sul programma l'assemblea è su fronti opposti: bocciato (con sfumature diverse) dall'opposizione e promosso (anche qui con sfumature diverse) dalla maggioranza: il dibattito ha consegnato a Truzzu alcuni spunti sui quali riflettere. Lontanissimi sulle strade da percorrere e vicini negli obiettivi da raggiungere: questa in estrema sintesi la posizione dei due schieramenti.
La più sintetica è stata Antonella Scarfò che si è scusata per non poter usare per intero i dieci minuti che le venivano concessi: «Non li riempirò tutti, non ho molto da aggiungere perché le linee programmatiche sono perfette così», ha annunciato all'inizio del suo breve intervento. Tra gli altri, molto soddisfatti anche Antonello Angioni e Stefania Loi che hanno ringraziato il sindaco augurandogli un buon lavoro. Dal centrosinistra, invece, il piano del sindaco è stato bollato come «un compitino fatto contro voglia» da Matteo Massa, «un libro dei sogni poco originale» da Francesca Ghirra, «deludente» da Anna Puddu e, infine, «libro delle illusioni» e «arma di distrazione di massa» entrambe le citazioni sono di Matteo Lecis Cocco Ortu, nel secondo caso in riferimento all'idea di Truzzu di realizzare il tunnel da piazza Yenne a San Benedetto.
M. C.