Riecco i “Mercatini di Natale”
Il grande abete addobbato, almeno quest'anno, quasi certamente non spunterà in città (questione di costi e risorse indisponibili), ma sotto le luminarie che già da giorni brillano nelle strade e nelle piazze, c'è un sogno. Il desiderio forte (parola di Comune e associazioni) che la quarta edizione dei “Mercatini di Natale” diventi una delle migliori in Italia.
Il sogno
Questione di giorni e le ottantuno casette di legno si apriranno ai cagliaritani e a chi, da domenica primo dicembre, sceglierà di raggiungere Cagliari per fare gli acquisti delle feste. Dalle 10 del mattino alle 22, “serrande” sollevate nel corso Vittorio Emanuele (fino al 6 gennaio), in piazza Yenne e piazza del Carmine (fino al 29 dicembre). Anche altre quartieri saranno coinvolti nella manifestazione. In particolare la Marina, che si distinguerà per una lunga serie di eventi itineranti che coinvolgeranno anche le vie Garibaldi e Manno, così da creare una vera rete d'incontro tra i diversi punti della città e del centro storico. Un'occasione che, nelle intenzioni degli organizzatori - Comune ma anche e soprattutto associazioni come Confcommercio, Shardana, Confartigianato, Unione di Comuni di Barbagia, Strada Facendo, consorzio “Cagliari centro storico” e Ccn-Corso Vittorio Emanuele II - dovrà andare oltre le festività.
Il patto di ferro
«Abbiamo iniziato un percorso accanto alle organizzazioni dei commercianti perché grazie a una festa importante come questa si possa anche rivitalizzare l'intera città, cominciando proprio dalle attività produttive», ha spiegato l'assessore Alessandro Sorgia. Un programma che ha purtroppo perso all'ultimo minuto piazza San Michele, non inserita nel programma «per una rinuncia da parte degli organizzatori per motivi tecnici», ha precisato Sorgia.
Le diverse attività
Ottantasei gli espositori, visto che in alcune strutture in legno troveranno ospitalità più attività artigianali. A distinguerle in relazione alle merci proposte saranno i colori. In rosso le 32 casette degli alimentari, in giallo le artigianali e artistiche, in verde quelle del commercio. Sui “banchi vendita”, dolci sardi e torrone, cioccolato, panettoni, salumi e formaggi, birre artigianali, liquori e spumanti. Ma anche i richiestissimi addobbi natalizi. E ancora gioielli, quadri, sculture in legno, oggetti in pelle. A far da colonna sonora nel “villaggio diffuso” saranno le musiche jazz e classiche degli allievi e degli ex studenti del Conservatorio e le melodie del Natale del coro Terra Mea. E poi ci sarà anche lui, Babbo Natale, per la gioia dei bambini.
Impegno green
Festa ma anche impegno sul piano dell'ecosostenibilità. «La nostra adesione è legata a due impegni precisi: lo smaltimento dei rifiuti prodotti ma anche la scelta di garantire materiali riutilizzabili per le confezioni dei regali», ha ricordato l'assessore all'Ambiente, Alessandro Guarracino. «Dobbiamo fare in modo che Cagliari accolga le realtà dell'interno in modo che la città sia un bacino di promozione delle stesse. E vogliamo anche riprendere le tradizioni cristiane legate al Natale, come ad esempio il Presepio», ha detto l'assessora alla Cultura Paola Piroddi.
In attesa che i mercatini entrino nel vivo, giovedì 28 e venerdì 29, dalle 18,30, il Corso sarà animato dalla prima edizione di Calici di Natale, iniziativa enogastronomica che consentirà ad alcune cantine di proporre i loro vini.
Andrea Piras