Le zone più a rischio? Le strisce pedonali
In via Abruzzi, in via Is Mirrionis e in via Roma le trappole più insidiose. Ma, attenzione: quando si attraversa la strada sulle strisce pedonali, anche sul lungomare 11 settembre 2011, in viale Trieste, viale Diaz, piazza Giovanni XXIII, via Po, piazza San Michele e in piazza Italia a Pirri. Sono questi i punti nei quali le pattuglie della Polizia municipale sono intervenute il maggior numero di volte per investimenti di pedoni. I dati sono impietosi: basandosi sui report quasi quotidiani che arrivano dal comando di via Crespellani, dal primo gennaio a oggi sono state quarantaquattro le volte in cui gli agenti si sono occupati di pedoni investiti.
I feriti
Ed è superiore il numero di persone coinvolte: in alcuni casi le persone ferite sono state più di una. A luglio, in via Is Mirrionis, un'auto travolse due persone e un bimbo che era sistemato in una carrozzina; tre persone travolte anche in via Vesalio a gennaio e due in piazza San Michele dove una Bmw si diede alla fuga dopo aver colpito padre e figlio che, dal marciapiede, si apprestavano ad attraversare la strada sulle strisce pedonali (il conducente, dopo aver provocato un altro incidente, fu bloccato da una pattuglia della Polizia stradale). Doppio investimento, a giugno, anche in piazza Giovanni XXIII. Due feriti trasportati in codice rosso al pronto soccorso, invece, nel mese di marzo in via Roma.
Le strade
Le strisce pedonali più pericolose, basandosi sul numero di incidenti rilevati, sono quelle di via Is Mirrionis e via Abruzzi, con quattro incidenti a testa. Secondo le statistiche, anche in via Roma ci sono stati quattro investimenti; in questo caso, però, le persone sono state travolte in diversi punti della lunga arteria stradale. Ma è soltanto un caso che gli investimenti si siano verificati soltanto in queste strade: alcune strisce pedonali, pur non essendo state, nel 2019, teatro di investimenti, sono molto pericolose. Quelle di via dei Giudicati e di via Cadello, per citarne due.
Le cause
Talvolta a provocare gli incidenti è soltanto un momento di distrazione: è il caso dell'investimento, a luglio, in viale Regina Margherita; un pedone fu travolto da un'auto che usciva in retromarcia da un parcheggio. Ma spesso sono causati da comportamenti imprudenti. A cominciare dall'alta velocità: in strade larghe come via Is Mirrionis, via Abruzzi e via Roma alcuni automobilisti tendono ad avere il piede pesante sull'acceleratore. E non riescono a frenare quando si trovano davanti un pedone. O quando, come accaduto a giugno proprio in via Abruzzi, un'auto davanti si ferma per far attraversare un pedone. Ma ci sono situazioni, se è possibile, ancora più gravi: ad agosto una diciottenne è stata investita in via Abruzzi da un'auto guidata da un uomo che aveva un tasso alcolico tre volte superiore a quello consentito. Le pedonali nei semafori? Neanche quelle sono sicure: a luglio, un settantunenne che attraversava con il verde è stato investito da un'auto in via Alghero.
Marcello Cocco