Sant’Elia, la variante arriva in Consiglio: via libera dalla commissione allo stadio
Il ‘Progetto guida‘ per la zona dello stadio Sant’Elia è pronto ad arrivare in Consiglio comunale con la relativa variante urbanistica. Quello dei prossimi giorni sarà un passaggio cruciale perché permetterà al Cagliari di presentare il progetto definitivo e trasformare in realtà il sogno di costruire una nuova casa per i rossoblù al posto dello stadio realizzato dopo lo scudetto del 1970. L’intenzione di maggioranza e opposizione è quella di arrivare a una votazione all’unanimità, ma ci sono ancora da limare differenze sulla visione delle zone commerciali e dei servizi che arriveranno col nuovo intervento urbanistico tra Su Siccu, San Bartolomeo e Sant’Elia. L’accordo sembra a un passo, ma non è ancora stato raggiunto.
“Cerchiamo un accordo condiviso da tutti, nell’interesse della città”, assicura il presidente del Consiglio comunale, Edoardo Tocco, “questo iter sta andando avanti da tempo e ora cominciano a esserci tempi stretti per la realizzazione dei lavori, perché c’è di mezzo anche un project financing. Cerchiamo di arrivare tutti insieme al risultato, perché la città e la Sardegna si meritano un nuovo stadio“. Il presidente Tocco ha inserito l’adozione del Piano Guida tra i punti all’ordine del giorno delle sedute del 26 e 27 novembre, la questione non sarà trattata prima di mercoledì e potrebbe slittare alla settimana successiva se non si raggiungesse l’accordo.
La commissione Urbanistica ha licenziato a pratica con sei voti favorevoli della maggioranza e tre astensioni da parte dell’opposizione. “L’interesse di tutti è quello di realizzare il nuovo stadio”, assicura il presidente del parlamentino, Antonello Angioni, “il progetto è sostanzialmente quello che avevano presentato loro, adeguato alle osservazioni ricevute e con dei correttivi tecnici. Prima la zona commerciale era un blocco unico nello stadio con mega parcheggio, ora è suddivisa in quattro blocchi più piccoli a poche centinaia di metri di distanza dal corpo principale”. Un altro obiettivo comune, tra l’attuale maggioranza e la precedente, è quello dell’abolizione del muro-cavalcavia che taglia fuori il quartiere Sant’Elia dal resto della città. Ma ci sono divergenze sul rapporto tra tempi e costi per i lavori del nuovo impianto e la demolizione dello stradone rialzato di via Salvatore Ferrara.
“Abbiamo già rappresentato le nostre preoccupazioni, rispetto alla fattibilità per quanto riguarda costi e progetti delle opere pubbliche – commenta Francesca Ghirra, dei Progressisti – rischiano di compromettere i tempi di realizzazione dello stadio”. L’intento comune resta quello di interrompere l’isolamento del quartiere. “Ma sarebbe meglio creare servizi dentro Sant’Elia, più che attirare i residenti vicino allo stadio – spiega Ghirra, che da assessora all’Urbanistica aveva gestito in prima persona la pratica-stadio – per noi la soluzione migliore sarebbe quella del corpo unico commerciale, lasciando a quell’area la sua naturale vocazione sportiva”. Per cercare una mediazione i consiglieri di minoranza hanno presentato cinque emendamenti, “con la speranza di poter votare tutti insieme in Consiglio comunale se le nostre richieste venissero accolte”.
Da una settimana i consiglieri di maggioranza hanno avuto a disposizione le proposte dei colleghi del centrosinistra, ma durante l’ultima seduta della commissione Urbanistica non se n’è parlato e non si sono fatti passi avanti sull’accordo politico. La trattativa andrà avanti nelle prossime ore, il ‘Progetto guida’ e la variante urbanistica per Sant’Elia-Su Siccu sono accompagnati da emendamenti e ordini del giorno, per cercare un accordo tra le diverse visioni.
Tra le proposte in arrivo c’è un ordine del giorno presentato dal capogruppo Psd’Az sul futuro delle nuove aree commerciali che sorgeranno intorno allo stadio. “Ho presentato a nome di tutto il gruppo, e in accordo col sindaco Paolo Truzzu, un ordine del giorno – spiega Roberto Mura -, che impegna la Giunta a coinvolgere le associazioni dei commercianti affinché la nuova area commerciale prevista nel progetto, sorga nel rispetto delle peculiarità del territorio interessato e delle esigenze economiche, sociali e di mobilità della città di Cagliari”. Il passaggio della pratica in commissione era atteso da tempo, ora la palla passerà al Consiglio per poi finire tra i piedi della società di Tommaso Giulini.
Marcello Zasso