Cagliari, tempi duri per i furbetti dei rifiuti: “Mastelli obbligatori per tutti”
I furbi che non pagano la tassa sulla spazzatura e che gettano i rifiuti ovunque? Hanno le ore contate, il Comune fa scendere in campo gli agenti della Municipale: “Obbligheranno cittadini e negozianti a dotarsi dei bidoncini. In molti palazzi c’è chi rompe le serrature dei maxi mastelli per gettare di tutto, gli onesti non denunciano perchè hanno paura”
L’attacco a tutto campo contro i “caddozzi” dei rifiuti a Cagliari sta per partire. Da dicembre un gruppo di agenti della polizia Municipale andrà a bussare alle porte dei cagliaritani: semplici cittadini e negozianti riceveranno delle visite di controllo a sorpresa. L’obbiettivo? Verificare se sono dotati del kit della raccolta differenziata. Gli uffici dell’assessorato comunale dell’Igiene del suolo stanno ultimando “la creazione di un software che consentirà di avere un elenco completo di chi non paga la Tari”, annuncia l’assessore Alessandro Guarracino. “I furbetti saranno iscritti d’ufficio al servizio e obbligati, contemporaneamente, ad avere tutti i mastelli”. Il piano imbastito dall’amministrazione comunale per cercare di eliminare, soprattutto, il problema del rifiuto selvaggio è semplice: un cervellone informatico analizzerà la “posizione Tari” di ogni singolo residente, famiglia e negoziante cagliaritano. I nomi di chi non è in regola finiranno dentro un elenco speciale che sarà consegnato ai poliziotti, che quindi andranno a colpo sicuro.
L’iniziativa ha subìto un’accelerata nelle ultime settimane, anche a causa delle tante segnalazioni arrivate, “senza fare nomi e cognomi”, da quei cagliaritani che vivono in palazzi con più di dieci appartamenti. Cosa stanno segnalando? “Maxi mastelli condominiali forzati, o direttamente rotti, da chi non paga la Tari e non ha i mastelli ma vuole comunque disfarsi della spazzatura”, afferma Guarracino, “per una scelta di quieto vivere nessuno denuncia, anche perchè potrebbero crearsi delle situazioni ‘particolari’ col vicino di turno furbo e maleducato”. L’assessore comunale dell’Igiene del suolo è sicuro: “Obbligando tutti ad avere i mastelli significa aumentare il numero degli iscritti al servizio Tari, solo così la tassa sui rifiuti potrà continuare a scendere”.