Pulizia e auto da rimuovere: «Cartelli per segnalare l'avvenuto spazzamento»
«Studieremo con la ditta appaltatrice il migliore sistema per ridurre i disagi ed evitare che i cittadini abbiano l'impressione di essere vessati».
Con queste parole l'assessore alla viabilità Alessio Mereu rinnova l'impegno a intervenire per limitare il boom di rimozioni forzate delle auto causate dai nuovi divieti di sosta legati alla pulizia delle strade. Una strage quotidiana innescata dall'introduzione - col nuovo appalto della nettezza urbana - dello spazzamento meccanizzato delle vie che ha fatto lievitare il numero degli interventi dei carri-attrezzi a oltre 900 al mese.
Due gli «aggiustamenti» che la giunta ha intenzione di apportare all'attuale sistema: la riduzione degli orari del divieto di sosta - al momento in vigore dalle 6 alle 11, quindi per ben 5 ore in ogni via una volta al mese - e l'introduzione di un sistema per segnalare l'avvenuto passaggio dei mezzi pulitori della De Vizia. «Una delle principali lamentele che riceviamo - spiega l'assessore - è legata al fatto che i cittadini non sanno se nella via oggetto dell'intervento di lavaggio i mezzi sono già passati o meno. Per questo stiamo pensando a un modo per segnalare l'avvenuta pulizia, magari attraverso appositi cartelli, perché sinceramente non ha molto senso che se i mezzi sono già transitati alle 7 non si possa parcheggiare lungo la strada per le restanti quattro ore».
Un po' più difficile sarà invece ottenere la riduzione degli orari in cui è in vigore il divieto di sosta, che sono stabiliti dal contratto firmato ad agosto del 2017 dalla precedente giunta e la cui modifica potrebbe comportare costi aggiuntivi per il gestore del servizio. «Riteniamo che si possa fare anche se bisogna trovare un compromesso con la ditta appaltatrice - aggiunge Mereu - perché ci sono delle regole contrattuali da rispettare e non possiamo imporre niente. In giunta comunque ne abbiamo già discusso e stiamo cercando di individuare gli aggiustamenti da apportare senza incidere sulle regole contrattuali, soluzioni che concorderemo con la ditta appaltatrice e coinvolgendo anche la polizia municipale». (m. le.)