«Insularità, dietro la battaglia un'idea del futuro»
I giovani sardi disoccupati sono il 35,7%, più del doppio dei loro concittadini europei (14,6%), uno studente su tre abbandona la scuola dell'obbligo, solo uno su quattro si laurea (in Gran Bretagna sono l'82%), ogni giorno emigrano in dieci per non tornare più, il Pil pro capite, fermo a 20.100 euro, è il 69% della media europea, l'indice di infrastrutturazione è il più basso d'Italia.
Nei fondamentali dell'Economia ci sono le ragioni che hanno portato l'Isola al 234° posto su 268 nell'Indice di competitività stilato dalla Commissione europea, e i motivi per cui un'Isola sconfitta e incapace di crescere rientra - molti anni e molti miliardi di euro dopo - tra le Regioni sottosviluppate del Continente.
È anche da questi numeri che si partirà domani per dare un senso a una battaglia, quella sull'Insularità, che giorno dopo giorno diventa sempre più «operazione di pedagogia sociale», come ama definirla Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l'inserimento del principio di insularità in costituzione.
Il forum
Non è un caso che domani a partire dalle 15 nella sala “Giorgio Pisano” del complesso multimediale dell'Unione sarda saranno i leader delle organizzazioni imprenditoriali della Sardegna, assieme al responsabile dell'Ufficio studi della sede cagliaritana della Banca d'Italia e a un gruppo di autorevoli storici, a dire qual è la loro idea di Sardegna partendo dai numeri attuali e dalle esperienze del passato.
I contenuti
Dopo aver raccolto 100mila firme a supporto di una proposta di legge Costituzionale poi depositata al Senato, aver istituito una commissione speciale in Consiglio regionale, aver coinvolto personalità politiche di ogni schieramento e centinaia di intellettuali e uomini di scienza, il comitato fa un altro passo in avanti: «Vogliamo riempire di contenuti la nostra battaglia e costruire assieme una visione di Sardegna», spiega Mongiu. Ecco perché il titolo del forum, che si avvale anche della collaborazione di “Sarda bellezza”, un network di intellettuali, è “Le declinazioni dell'Insularità. Ma i sardi non sanno intraprendere? Come ribaltare un luogo comune”.
Il programma
L'inizio è previsto alle 15 con i saluti di Sergio Zuncheddu, editore dell'Unione Sarda (media partner dell'iniziativa). Subito dopo Marinella Ferrari Cocco Ortu ed Enrico Trogu, ex direttrice e attuale direttore dell'Archivio di Stato e gli storici Franco Masala, Luca Lecis, Francesca Pau e Paolo Fadda dibatteranno di “Geografie e paesaggi economici in Sardegna e a Cagliari tra Ottocento e Novecento”. A seguire Fabio Onnis, Claudio Atzori e Roberto Bolognese, presidenti di Confcooperative, Legacoop e Confesercenti, discuteranno di “Geografie e paesaggi economici della Sardegna di oggi e domani” assieme a Salvatore Rivano, responsabile distrettuale Confapi, Francesco Porcu, segretario della Cna, Antonio Matzutzi, Pier Paolo Tilocca, Pier Paolo Piras e Maurizio De Pascale, presidenti di Confartigianato, Ance, Cna e Confindustria Sardegna.
L'ultimo panel sarà su “Insularità per quale progetto di Sardegna?” e vedrà confrontarsi l'assessora al Lavoro Alessandra Zedda, Roberto Rassu, responsabile dell'Ufficio studi di Bankitalia Cagliari e Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, presidenti del Comitato e del Comitato scientifico per l'inserimento del principio di Insularità in Costituzione.
A introdurre e coordinare il dibattito sarà la vice direttrice del Tg di Videolina Simona De Francisci. (f. ma.)
“Le declinazioni dell'Insularità. Ma i sardi non sanno intraprendere? Come ribaltare un luogo comune” è il titolo del forum in programma domani dalle 15 nella sala Pisano del centro multimediale L'Unione Sarda, in piazza L'Unione Sarda. Organizzano i Comitati per l'inserimento dell'Insularità in Costituzione e il network Sarda bellezza.