Scarti speciali, l'obbligo vale per tutti
Nei mercati civici tiene banco il caso dei rifiuti speciali. «Perché soltanto noi dobbiamo pagare?», dicono gli operatori di San Benedetto. «Perché gli altri mercati», via Quirra, Is Bingias, Santa Chiara e Sant'Elia, «non devono smaltire a parte gli scarti di carne e pesce?».
La direttrice
«Le cose non stanno in questi termini», risponde Valeria Scarpa, direttrice dei mercati civici cittadini. «A San Benedetto, data la presenza di oltre cento venditori di carne e pesce, abbiamo deciso di organizzare il servizio di raccolta di rifiuti speciali, incaricando una ditta che tutti i giorni dalle 12.30 alle 15 attende che gli operatori portino i rifiuti. Noi paghiamo i costi dell'organizzazione, poi il servizio è a carico degli operatori. Ma il fatto che questa organizzazione non sia presente, almeno per il momento, negli altri mercati», dove ciascun operatore si rivolge individualmente a una ditta per conferire i suoi scarti di lavorazione, «non significa che esista l'obbligo di smaltire gli scarti come rifiuti speciali».
Sistema favorevole
Paradossalmente, quindi, nel mercato di San Benedetto il sistema è più organizzato e queste permette di spuntare un prezzo più favorevole con la ditta che svolge il servizio. Nelle altre strutture invece si deve trattare singolarmente. «L'obbligo vale per tutti», conclude la direttrice. «In tutti i mercati gli enti di vigilanza verificano e controllano il corretto smaltimento dei rifiuti, anche di quelli speciali». (ma. mad.)