Di Luigi Garau
Il sindaco all’assemblea di Arezzo ha sottolineato di aver lasciato solo pochi mesi fa ha lasciato lo scranno di consigliere regionale per quello di primo cittadino i, un ruolo che vuole svolgere con tutto l’impegno possibile per poter mettere al centro della società i deboliTavola rotonda questo pomeriggio all’assemblea nazionale ANCI in svolgimento ad Arezzo, il tema: “La comunità è risposta”, ovvero, tutti gli indicatori economici e sociali sono concordi nel mostrare, nel nostro Paese, una società fragile in cui le disuguaglianze si acuiscono e cresce il rischio di atomizzazione. L’impegno di Sindaci e Amministratori locali deve andare nella direzione di una trasformazione della società, della costruzione della condizioni per l’esercizio delle responsabilità individuali verso gli altri, verso l’ambiente, verso i beni comuni.
Nell’occasione è stato il direttore scientifico di SWG e docente di teoria e analisi dell’audience all’Università La Sapienza di Roma a illustrare dati e statistiche, fornendo un quadro esaustivo su cui confrontarsi, al dibattito oltre a Paolo Truzzu, hanno partecipato: Alessandro Canelli; sindaco di Novara; Andrea Corsaro, sindaco di Vercelli; Umberto Di Primio, sindaco di Chieti; Gianna Fracassi, vice segretario generale della CGIL; Ignazio Ganga, segretario confederale CISL; Clemente Mastella, sindaco di Benevento; Claudio Scajola, sindaco di Imperia e Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Mario De Pizzo che per motivi legati alla cronologia degli eventi, ha dovuto stabilire un tempo limite di quattro minuti per ogni intervento. L’esperto e ministro dell’interno, Claudio Scaiola, ha posto l’attenzione sulla centralità dei sindaci e amministratori locali nel rapporto diretto con i cittadini, soffermandosi sul fatto che a un figura con così grandi responsabilità, vengono attribuite indennità notevolmente inferiori a quelle dei parlamentari nazionali e regionali. Un ragionamento che ha ripreso Paolo Truzzu durante il suo intervento, ricordando ai presenti che lui, solo pochi mesi fa ha lasciato lo scranno di consigliere regionale per quello di primo cittadino di Cagliari, un ruolo che vuole svolgere con tutto l’impegno possibile per poter mettere al centro della società, le cosiddette “parti estreme”, gli anziani e gli infanti.
Nel corso del confronto, è emersa la necessità che il governo centrale si faccia carico di stabilire un intervento più dettagliato verso le criticità sociali, collaborando con gli Enti Locali che spesso vengono lasciati da soli ad affrontare criticità complesse e con pochi fondi a disposizione. La chiusura del dibattito è stata della Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone.