AREZZO I Comuni al centro dell'agenda di Governo. Dal premier Giuseppe Conte ai ministri che hanno incontrato i sindaci riuniti in assemblea ad Arezzo sono arrivati impegni, in manovra e non solo, a sostenere gli enti territoriali e la promessa di evitare di chiedere ulteriori sacrifici. Lo Stato «non deve più far cassa a danno dei Comuni», definiti più volte «alleati», ha detto Conte. Occorre, ha insistito il presidente del Consiglio, «superare definitivamente la stagione dei tagli lineari, che ha privato i territori di risorse preziose, penalizzando soprattutto gli investimenti e le infrastrutture».
«Assunzioni nei Comuni»
Messaggi forti sono stati trasmessi all'Anci anche da Luciana Lamorgese, che ha ribadito come il suo ministero dell'Interno sia «la casa delle autonomie» e ha evidenziato come priorità quella di «favorire gli enti che dal punto di vista finanziario hanno la possibilità di assumere personale, anche oltre gli attuali vincoli normativi legati alla capacità di turn over». E dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia: «Intorno ai Comuni stiamo costruendo l'idea di autonomia differenziata del paese», ha detto. Mentre il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli ha previsto per il 2020 «un colpo alla riapertura dei cantieri abbastanza significativo». Infine, la titolare della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone ha promesso entro la fine dell'anno il decreto sul turn over.
Le promesse
Seppur «in piena manovra economica, e quindi nella «difficoltà di far quadrare i conti», Conte ha assicurato che l'Esecutivo sta facendo «il massimo sforzo per reperire risorse per innalzare l'indennità minima dei sindaci dei piccoli comuni». Ha annunciato che nel decreto terremoto la misura “Resto al sud” sarà estesa anche al centro Italia. Infine non ha dimenticato chi ha subito danni dal maltempo degli ultimi giorni: «Senza alcuna distinzione, stiamo raccogliendo tutte le richieste di stato di emergenza. Giovedì - ha proseguito - abbiamo un ulteriore Consiglio dei ministri in cui porteremo tutte le richieste che ci sono pervenute e che abbiamo istruito».
I sindaci sardi eletti
Sono 10 gli amministratori sardi eletti al consiglio nazionale dell'Anci durante il congresso di Arezzo. Cinque sono sindaci: si tratta di Paola Casula, prima cittadina di Guasila, Sabrina Licheri di Assemini, Settimo Nizzi di Olbia, Fausto Piga di Barrali e Antonio Satta di Padru.A questi si aggiungono il vicesindaco di Nuoro, Sebastian Cocco, e i consiglieri comunali di Castelsardo, Franco Cuccureddu; di Cheremule, Salvatore Madia; di Cagliari, Roberta Perra; di Calangianus, Antonio Piga.