L'ultima discarica illegale è comparsa ieri a fine mattina a San Michele. Poco prima gli operatori della società di raccolta ne avevano liberato un'altra in piazza Medaglia Miracolosa, ma all'ora di pranzo c'erano già altri sacchetti.
La mappa dei rifiuti abbandonati abbraccia tutta la città: a Sant'Elia come a Is Mirrionis, a Pirri (Quartiere Santa Teresa) come a Sant'Avendrace, ma anche sotto l'Asse mediano e in centro. Sono tanti, troppi, i cittadini che abbandonano rifiuti di ogni genere: vestiti, oggetti d'arredamento, materassi e divani. Impossibile restare indifferenti di fronte ai cumuli di spazzatura lungo strade e marciapiedi, all'olezzo che spesso emanano, ai banchetti che organizzano i gabbiani e ai roghi che scoppiano con sempre più frequenza. Da oltre 4 mesi, tutti i giorni, un cagliaritano di 48 anni, Valerio Piga, pubblica su Fb una foto che testimonia questa realtà. «Un'azione politica la mia», dice, perché candidato e non eletto alle regionali, «ma anche di stimolo».
Un problema, che seppure in modo diverso, non risparmia i commercianti. In alcune zone di Cagliari, tra il Corso e la Marina, accade che i ristoratori lasciano in strada i mastelli con i rifiuti a un orario stabilito ma poi chi deve effettuare la raccolta non riesce a rispettare quell'orario. Risultato: bidoni di rifiuti in strada ogni pomeriggio. Spiega Efisio Mameli di Confcommercio: «C'è un problema con la corriera ecologica che speriamo che il Comune, finora sempre attento questo problema, risolva al più presto». (ma. mad.)