Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Offro a Cagliari la mostra su Duilio Loi»

Fonte: L'Unione Sarda
7 settembre 2009

Le foto della vita del campione di boxe cercano una sede: «Tra le immagini c'è tanta Sardegna»

Proposta di Bonaria, figlia del campione, delusa dal “no” di Milano

Cento fotografie di Vito Liverani raccontano la storia del pugile protagonista, tra l'altro, del celebre match con Manca. Delusa dalle promesse mancate, Bonaria Loi pensa di trasferire tutto da Milano a Cagliari. L'assessore Pellegrini è d'accordo.
Se Cagliari e la Sardegna lo volessero, potrebbe partire dal capoluogo la mostra itinerante dedicata a Duilio Loi, il pugile campione del mondo dei welter junior negli anni Sessanta, promossa dalla figlia Bonaria. Una mostra concepita per raccontare “La Milano di Loi”, ma nella quale le origini sarde del campione (suo padre Vittorio era cagliaritano) sono talmente evidenti da rendere possibile la conversione. E, con un clamoroso colpo di teatro, Cagliari potrebbe sfilare da sotto il naso la prestigiosa esposizione a Milano, magari ribattezzandola “Duilio Loi, pugile gentiluomo”.
LA VICENDA Il caso è esploso ieri. La mostra, costituita da un centinaio di pannelli fotografici curati da Vito Liverani, doveva essere inaugurata il 17 settembre a Milano, ma, con grande delusione di Bonaria, figlia di Duilio Loi, «è stata sospesa, per non dire malinconicamente annullata», come ha annunciato lei stessa «con grande amarezza e senso di frustrazione personale». All'origine dei problemi ci sarebbero promesse di finanziamento non mantenute dal Comune, anche se l'assessore allo Sport e Tempo libero, Alan Rizzi, ieri sera ha ribadito l'impegno della città di Milano a dare uno spazio alla mostra. Garanzie che Bonaria Loi non ritiene più sufficienti.
L'IDEA Loi, nato a Trieste, ma vissuto a Milano, aveva un legame fortissimo con Cagliari. Da questo, l'idea di far partire una mostra che è stata concepita come itinerante, dalla Sardegna, ripercorrendo il viaggio di suo padre Vittorio. «Non soltanto mi piacerebbe, ma lo spero ardentemente», spiega Bonaria Loi, «in fondo mio padre non era milanese anche se ha dato molto alla città di Milano. E poi c'è tanto di Cagliari nella mostra, perfino una foto di mia nonna, triestina, in costume sardo».
NON SOLO SPORT Per Cagliari sarebbe un'occasione per rivivere i tempi leggendari della boxe, quando (era il 1962) Loi e Fortunato Manca si sfidavano all'Amsicora davanti a 30mila persone. Ma su quei pannelli c'è più di una semplice storia sportiva. «È lo spaccato di una vita. Lui amava Cagliari e voleva tornare per festeggiare le nozze d'oro, nel 2002, con i cugini. Purtroppo mia mamma Grazia morì prima. L'ultima volta che ci andò, credo nel 1998, nel ristorante dove mangiava dovettere chiudere la porte per la fila della gente che entrava, con grande affetto e delicatezza, a chiedergli l'autografo», racconta Bonaria Loi.
GRADIMENTO Per ora è soltanto un'idea. Ma a Cagliari il pugilato ha tanti estimatori. A luglio si è tenuta una rassegna ( Noble art - La boxe tra mito e realtà ) che all'Exmà ha unito il cinema e lo sport. E l'assessore alla Cultura, Giorgio Pellegrini, è pronto a parlarne: «La proposta ci trova pronti a una solidarietà. E quando dico “ci”. mi riferisco a un vero appasionato di boxe come il nostro dirigente dell'assessorato, Gerolamo Solina, che mi ha suggerito l'iniziativa dell'Exmà. I problemi sono sempre quelli di denaro, ma con la buona volontà e la capacità di reperire fondi di Solina potrebbero essere risolti. Lo farò presente al sindaco. Sugli spazi, invece, c'è solo l'imbarazzo della scelta, dal Lazzaretto in poi, anche se il nostro calendario è fitto».
ANTEPRIMA In questi giorni, alcune gigantografie delle foto che fanno parte della mostra, sono esposte al Forum di Assago, dove si svolgono i mondiali dilettanti. Potrebbe restare l'unica tappa milanese di quelle immagini, che Bonaria Loi adesso vorrebbe dirottare verso l'Isola. «Mi padre sarebbe più che felice se accadesse, già me l'immagino da lassù». Loi è scomparso lo scorso 20 gennaio, a 89 anni. Sua figlia vuole a tutti i costi onorarne la memoria e non si fermerà di fronte alle difficoltà: «Mio padre mi diceva spesso: “Tu sei sarda”. Solo più tardi ho capito che complimento era».
CARLO ALBERTO MELIS

06/09/2009