Ecocentro, l'apertura entro l'anno
Ultimi ritocchi per completare l'opera, poi la palla passa a Enel e Abbanoa. I due enti dovranno, in tempi rapidi, predisporre gli allacci per dotare il nuovo ecocentro di viale Sant'Elia di corrente elettrica e acqua. L'idea, in Municipio, è quella di dare un'accelerata perché il nuovo impianto - il primo dei tre previsti per Cagliari (anche se si sta studiando l'ipotesi di portarli a cinque) - possa aprire i cancelli entro la fine dell'anno o al massimo a gennaio. I lavori sono praticamente conclusi. «Dobbiamo ora procedere con la piantumazione di alberi e arbusti per attenuare, almeno visivamente, la presenza dell'impianto. Avvieremo contemporaneamente la sistemazione dei cassoni per i rifiuti e poi, davvero, l'ecocentro sarà inaugurato», spiega l'assessore all'Innovazione tecnologica, Alessandro Guarracino.
Via San Paolo
Intanto procede l'iter per la costruzione del secondo impianto in via San Paolo. «È in fase di approvazione il progetto esecutivo, entro l'anno si andrà in appalto», assicura Guarracino. Mentre sono stati recuperati ulteriori 500mila euro (che vanno ad aggiungersi ai 2,5 milioni già stanziati) per la discarica di San Lorenzo, lungo la Carlo Felice, «la cui messa in sicurezza - dice l'assessore - era stata sotto stimata. Procederemo con l'incapsulamento e la copertura con diversi strati di materiali sui quali, alla fine, spunterà la nuova vegetazione». Anche l'ex inceneritore dovrà essere completamente riqualificato per ospitare la stazione intermedia di stoccaggio. Ci sono pronta spesa un milione e 700mila euro. Consentiranno di realizzare un moderno impianto di travaso con nastri trasportatori. Da qui, dopo lo smistamento, i rifiuti viaggeranno verso altri impianti di smaltimento e trattamento.
I numeri
Ai tre ecocentri già approvati dovrebbero aggiungersene altri due. Anche se le nuove zone non sono state ancora stabilite. Resta invece alta l'emergenza per le troppe discariche a cielo aperto distribuite soprattutto in periferia. E se le bonifiche avviate dal Comune in alcuni punti particolarmente critici come via San Paolo, il rione di Santa Teresa a Pirri e Sant'Elia (per non parlare di via Timavo) hanno consentito almeno temporaneamente di alleggerire il rischi, alla pulizia non è però corrisposto l'impegno massimo da parte dei cittadini che continuano a disfarsi dei rifiuti per strada. Sta di nuovo avvenendo in modo massiccio a Sant'Elia, dove anche l'asilo comunale è stato chiuso per diversi giorni a causa della presenza di topi richiamati dai cumuli di spazzatura. Uno stop all'attività del nido dell'infanzia di via Schiavazzi che ha creato parecchi disagi nelle famiglie dei piccoli e scatenato la rabbia di tante madri.
Gli abusivi
La sistemazione dei mastelli non ha permesso di interrompere, come era stato sperato, il fenomeno dell'abbandono in strada e sin sotto i palazzoni della borgata dei sacchi maleodoranti dei rifiuti umidi e degli ingombranti. Resiste l'ala dura degli abusivi, di chi non pagando la Tari non dispone dei contenitori familiari per la raccolta porta a porta e differenziata. Inevitabile lo sconcio e la nascita di vere discariche, tra l'altro contestate duramente dal resto della popolazione di Sant'Elia che non vuole vivere in un quartiere invaso dalla spazzatura.
La speranza
«La collaborazione con i cittadini è fondamentale, purtroppo resiste l'ala dura del sacchetto selvaggio», dice Alessandro Guarracino. «Grazie alle telecamere siamo riusciti a individuare diversi responsabili, ma ciò che vorremmo è non essere costretti ad adottare tali sistemi per avere, finalmente, un rione senza discariche».
Andrea Piras