Il caso. Allarme dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco. Regolamento antincendio: mancano i requisiti minimi
Già chiusi il Galilei, il Riva e il liceo artistico di piazza Dettori. Nel cassetto i campi Apcoa
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu,it ¦
Il centro storico perde le scuole. Quelle pubbliche. Il Riva, il liceo Artistico di piazza Dettori e il Galilei di via Sant'Eulalia. E ora anche la Manno, rischia la chiusura per mancanza di “requisiti minimi” sulle norme di sicurezza antincendio. Presto per dire se le ripetute chiusure siano da imputare solo allo spopolamento progressivo degli antichi rioni cittadini o a una strategia precisa (e non ancora confessata) di pianificazione del territorio, in vista del varo del piano particolareggiato del centro storico. Il pericolo è che il suono delle campanella, nella vecchia Cagliari, rischi di diventare soltanto un ricordo.
L'ULTIMO allarme arriva dalla scuola Statale di primo grado “G. Manno-F.Alziator”. La notizia è di ieri. Un fax spedito dal preside della scuola Statale di primo grado “G. Manno-F.Alziator” Pier Paolo Porcu, al sindaco e agli assessorati ai Lavori pubblici e alle Politiche scolastiche, spiega che, dopo un sopralluogo, i Vigili hanno dichiarato la struttura “non in possesso dei requisiti minimi di sicurezza antincendio richiesti per l'attività scolastica”, paventando il rischio sicurezza per l'attività didattica. Pertanto la dirigenza della Manno decide di informare le famiglie dei circa 200 ragazzini iscritti: «qualora il Comune non prevedesse in tempi brevi all'esecuzione dei lavori e al rinnovo del certificato di prevenzione antincendio, l'avvio delle lezioni in programma dal 14 settembre 2009 (il consiglio di classe dell'istituto ha deciso di aprire i cancelli con 3 giorni d'anticipo rispetto al calendario nazionale, ndc) potrebbe subire variazioni”. Il rischio è il ritardo sull'inizio dell'anno scolastico o il trasferimento in un'altra sede, tutto a discrezione a discrezione del Comune. «Abbiamo pensato di allertare i genitori dei nostri iscritti», spiega Pier Paolo Porcu, «speriamo che si intervenga al più presto, anche perchè non vedo soluzioni alternative in caso di inagibilità dell'edificio».
PIÙ FACILE che qualcuno abbia trovato alternative alla destinazione della Manno (recentemente restaurata è stata inserita nel circuito di Monumenti aperti) che attu almente occupa una porzione del secentesco collegio di Santa Teresa, che, guarda caso, è attigua, all'altra porzione del collegio: l'ex liceo artistico (proprietà del Comune) di piazza Dettori. Una scuola non utilizzata e affidata temporaneamente ad un'associazione dall'assessorato alle Politiche sociali. Sempre nella Marina, in via Sant'Eulalia si trovano gli appartamenti in vendita di palazzo Galilei, di proprietà della coop 100, fino a qualche anno fa istituto tecnico superiore. E il pensiero corre al Riva in piazza Garibaldi, eternamente in restauro e ai bimbi di Villanova dirottati (coi soldi pubblici del Comune) all'adiacente scuola (privata) del Sacro Cuore. E i bimbi delle scuole del centro aspettano poi i campetti Apcoa di viale Regina Elena. La gara per la gestione è stata aggiudicata nel 2005, ma i campi, destinati proprio ai bimbi, ancora non ci sono. ¦
Circoscrizione all'attacco: contro l'istruzione pubblica
I problemi non sembrano di facile soluzione: un bocchettone montato al contrario che pregiudicherebbe un adeguato intervento dei vigili, fuori norma anche l'impianto di illuminazione, le vetrate antincendio e le vie di fuga. «Conosciamo la vicenda e stiamo intervenendo», assicura l'assessore alle Politiche scolastiche Edoardo Usai, ricordando la responsabilità sui lavori dell'assessorato ai Lavori pubblici. E proprio ieri mattina, un tecnico del servizio Edilizia pubblica ha svolto un sopralluogo nella scuola bussato di via del Collegio. Per il presidente della circoscrizione del centro storico Gianfranco Carboni non c'è dubbio. «I finanziamenti sfacciati concessi alle scuole private dalla Regione lo confermano », accusa Carboni, «è in atto un'attacco alle scuole pubbliche da parte del centro destra». La situazione del centro storico, dove il Comune sta praticamente trasformando tanti edifici scolastici è esemplare».