Gigi Riva, la leggenda compie 75 anni: “Che soddisfazione questo Cagliari”
Il più forte giocatore della storia del Cagliari spegne 75 candeline. Il 7 novembre per i tifosi sardi è una data fondamentale: il compleanno di Gigi Riva. Difficile non rimanere affascinati davanti al suo mito nato dalla potenza sportiva e dal suo forte attaccamento all’Isola che lo ha adottato 56 anni fa. Nato nel 1944 sulle sponde del lago Maggiore a Leggiuno, nell’estate del ’63 approda nella città del Poetto e già l’anno successivo il Cagliari del giovane bomber conquista la serie A, per la prima volta nella storia. Cominciano così gli anni leggendari che portano gli uomini di Scopigno a conquistare lo scudetto spinti proprio dalle bordate di “Rombo di tuono”.
Con l’11 sulle spalle porta anche l’Italia a vincere gli Europei del ’68 e arrivare seconda ai Mondiali del ’70, dietro il Brasile di Pelé. Non c’è appassionato di calcio che non ricordi i numeri azzurri di Riva: 35-42, il suo celebre record di 35 reti in 42 partite con la maglia della Nazionale. Anche il primato italiano di Pietro Mennea sui 100 metri è stato battuto, ci sono voluti 39 anni prima che il gallurese-lombardo Filippo Tortu corresse più veloce di lui. Ma non ci sono calciatori che abbiano segnato più di Riva in Nazionale, e non ne se vedono all’orizzonte: nella top ten dei cannonieri azzurri non c’è nessuno in attività. Sono passati 46 anni da quel 20 ottobre del 1973 in cui, a Roma contro la Svizzera, ha realizzato di testa il suo 35esimo e ultimo gol con la maglia azzurra: sono passati 16.819 giorni e nessuno ha ancora battuto il record di Gigi Riva.
Compie 75 anni oggi, in un momento particolare per il Cagliari. Nel 2020 si festeggeranno il centenario della società e i 50 anni dallo scudetto conquistato il 12 aprile 1970 e i suoi eredi in maglia rossoblù stanno disputando un avvio di campionato eccezionale. La squadra sta riconquistando grande affetto tra gli appassionati di calcio anche lungo la Penisola. In tanti seguono il Cagliari, ma tutti amano Riva e hanno un pensiero per lui nel giorno del compleanno. “Davvero tanta gente mi vuole bene: io non do tanta soddisfazione, ma questo affetto lo sento e mi fa davvero piacere – ha detto ai microfoni di RaiSport -. Settantacinque anni sono tanti, si va in discesa. Ho superato bene qualche acciacco degli ultimi tempi, diciamo che mi accontento”.
“Il calcio mi diverte ancora. Registro e rivedo la sera, con calma, al culmine delle mie giornate in casa con figli e le nipoti, ne ho cinque e tutte femmine, e loro sanno che il nonno ha sempre un regalo tra le mani. – ha aggiunto -. Certo, il calcio è cambiato, ma c’è spazio e divertimento per tutti, da chi gioca per salvarsi a chi fa le Coppe. E poi, che soddisfazione questo Cagliari“.
Non nasconde la gioia per il momento d’oro della squadra. “Anche noi, l’anno dello Scudetto, nelle prime undici partite non abbiamo mai perso in trasferta – ha detto alla Gazzetta dello sport -. Adesso li vedo in grande condizione agonistica“. Col ritorno di Nainggolan e l’arrivo di Rog, Nandez e Simeone, Gigi Riva crede che la squadra possa giocarsela alla pari in tutti gli stadi: “Devono mantenere questa fame e avere sempre umiltà e rispetto per gli avversari”. Ma, dall’alto della sua esperienza, invita tutti a restare coi piedi per terra. “Il Cagliari ha mostrato l’esperienza di chi sa leggere la partita. Ma per adesso non chiedetemi di coppe europee, ne sento parlare con troppa enfasi, c’è ancora tanto da giocare – conclude Gigi Riva -. Meglio godersi l’attimo. E aggiungo che se in campo non devi pensare al punticino per la salvezza, sei più leggero e in fiducia”.
Tante le iniziative sulla stampa nazionale per celebrare i suoi 75 anni, anche se lui – schivo come sempre – alle luci della ribalta preferisce l’affetto dei figli Nicola e Mauro e delle sue cinque nipotine. Tanti auguri, Rombo di tuono.
Marcello Zasso