Reading, mostre e incontri per la quarta edizione del festival “Bianco e Nero”
Incontri, reading, conferenze, percorsi guidati, contest sui social, laboratori per studenti e mostre. Un calendario ricchissimo di eventi e appuntamenti. Questo e tanto altro nella quarta edizione del Festival Bianco e Nero che è stata presentata ieri pomeriggio nello spazio Search del Sottopiano del Palazzo civico di via Roma.
“Argonauti dell'altrove, ovvero i sardi emigrati in Italia e nel mondo” è il titolo scelto per la rassegna dalla direttrice del Festival, Maria Dolores Picciau. Picciau ha anche diretto i lavori della conferenza di presentazione accanto all'assessora alla Cultura del Comune, Paola Piroddi.
Dopo il taglio del nastro virtuale, è stata poi inaugurata la mostra “La forma e la mente” dell'artista Vincenzo Satta, che, presente insieme allo storico dell'arte Claudio Cerritelli, ha voluto illustrare le oltre settante opere realizzate in quaranta anni di attività. Potrà essere visitata sino al prossimo 10 dicembre.
Le iniziative del ricco programma coinvolgeranno non solo il capoluogo sardo ma anche i comuni di Sadali e Orroli, e avranno come comune denominatore i temi del territorio e dell'ambiente.
«Se i sardi emigrano, deve essere una loro scelta e non perché sono costretti a farlo», ha commentato l'assessora Piroddi nel suo intervento. «Il tema sui sardi emigrati è all'attenzione del programma politico dell'assessorato e lo sarà anche per i prossimi anni. È fondamentale affrontarlo così come il Festival Bianco e Nero propone, come un'opportunità per i sardi».
Aggiunge la direttrice Maria Dolores Picciau. «Questo Festival - ha concluso - vuole raccontare, partendo dalla metafora degli argonauti, eroi alla ricerca del vello d'oro, i sardi che quel vello lo hanno conquistato lasciando l'Isola, andando per mare e attraversando il continente. Il loro è un racconto pieno di speranza per gli oltre tremila giovani sardi che nel 2018 hanno lasciato la Sardegna». Un viaggio di speranza e d'impegno.