Truzzu chiude i minimarket stranieri: “Stop all’alcol per difendere i minori”
Pugno di ferro contro i minimarket stranieri che vendono alcolici in piena notte: dovranno abbassare le serrande alle 21. Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha deciso di intervenire sulla movida anche durante il periodo invernale, imponendo la chiusura serale ai negozietti del centro storico che vendono anche alcolici. Cambiano anche i confini della zona rossa e lo stop al consumo di bevande alcoliche per strada viene anticipato alle 21 Sono queste alcune delle novità dell’ordinanza presentata dal primo cittadino assieme al suo assessore leghista alla Sicurezza, Paolo Spano. “L’ordinanza è in vigore da oggi – annuncia il primo cittadino -. Ma nei primi giorni saremo attenti a fare le dovute comunicazioni: ci sarà una maggiore elasticità, poi si inizierà ad applicare le sanzioni“. Dall’estate 2014 il Comune di Cagliari ha cominciato ad adottare provvedimenti per limitare gli effetti negativi della movida nel centro storico: si era trattato di atti nati dalle proteste dei residenti e del comitato Anti-rumore. I provvedimenti dell’allora sindaco Massimo Zedda sono poi stati estesi al consumo di alcolici nelle zone più frequentate durante i periodi estivi e l’ultima ordinanza era stata adottata dal commissario straordinario Bruno Carcangiu il 31 maggio scorso.
Ora la Giunta Truzzu, con alcune modifiche, estende quel modello anche al periodo natalizio: la nuova ordinanza sarà in vigore da oggi fino al 31 gennaio 2020. Durante l’estate il divieto di consumare alcolici a spasso per il centro storico scattava alle 22, mentre ora è in vigore a partire dalle 21. Da quell’ora, fino alle 6 del mattino, nessuno potrà vendere alcun tipo di bevanda alcolica da asporto: è permesso solo il consumo nell’area data in concessione al locale. Addio alle birrette nelle piazzette e sulle scalinate di Marina e Stampace o al Terrapieno. Sono cambiati i confini della zona rossa, rispetto all’estate non sono compresi spazi come viale Europa, il Poetto e il parco della Musica ed è stato modificato il perimetro all’interno dei quartieri storici. I divieti sono in vigore nell’area compresa tra viale Regina Margherita, piazza Ingrao, via Roma, piazza Matteotti, viale Trieste, via Pola, corso Vittorio Emanuele II, via Palabanda, via Sant’Ignazio, via Ospedale, via San Giorgio, via Santa Margherita, scalette Santa Chiara, piazza Yenne, via Manno, via Cima e piazza Costituzione. Non è più compresa la scalinata tra la Mem e piazza Annunziata, ma è stata inserita tutta la zona di Stampace Alto sopra la parte pedonale del Corso. L’altra area in cui sarà vietato consumare alcolici a partire dalle 21 è il Terrapieno: la zona rossa comprende tutto il tratto tra il Bastione e i Giardini pubblici.
Minimarket nel mirino.“Abbiamo preparato un’ordinanza che si basa su alcuni principi: il primo è che in gran parte del centro storico sarà vietata la vendita per asporto, anche attraverso distributori automatici, delle bevande alcoliche – spiega il sindaco, Paolo Truzzu -. In queste stesse zone abbiamo previsto la chiusura di tutti gli esercizi commerciali alimentari e misti con superficie inferiore ai 150 metri quadri e che abbiano nella loro offerta merceologica gli alcolici e superalcolici: saranno chiusi dalle 21 alle 6″. Nel centro storico sono in costante aumento le aperture di minimarket gestiti soprattutto da commercianti stranieri che offrono fino a tardi beni di prima necessità, ma che permettono anche a molti consumatori di acquistare alcolici fino a tarda notte: principalmente a loro sono rivolte le restrizioni introdotte dalla nuova ordinanza. Il primo cittadino sottolinea che è vietato passeggiare in centro mentre si beve, “ma non è vietata la detenzione, se domani qualcuno vuole andare da un amico a cena in via Napoli deve poter portare magari una bottiglia di vino, però tappata“. Il consumo è consentito “solo nei tavoli e nelle zone in cui le attività commerciali hanno in concessione il suolo pubblico”.
“Un altro elemento importante rispetto al passato è che abbiamo previsto che tutte le sanzioni debbano essere comunicate all’ufficio ordinanze del Comune di Cagliari in modo che ci sia controllo e si verifichi se viene reiterato un certo comportamento – aggiunge il primo cittadino -. È importante anche la responsabilizzazione degli esercenti commerciali. Chi fa la mescita di bevande alcoliche ha obbligo di non venderle a minorenni, ma se ne vedono tanti in giro con buste di alcolici, e ha anche l’obbligo di non esercitare la vendita a soggetti che siano già in stato di ubriachezza. Scoprire casi di reiterazione ci permette di intervenire sulle attività commerciali: se prendi più di una sanzione, scatta la sospensione temporanea della licenza“.
Marcello Zasso