«Oggi come in futuro rispetto alla polemica pretestuosa, alla politica di piccolo cabotaggio, alla contrapposizione ideologica fine a se stessa, io scelgo e sceglierò sempre il bello e il giusto per la nostra città» conclude Truzzu.
28 Ottobre 2019 14:30 La Redazione
Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu è intervenuto sulla questione del nuovo stadio del Cagliari che da settimane tiene banco in attesa di un via libera definitivo.
«Il problema non è se abbiamo stravolto o meno il progetto – dice Truzzu – ma se l’abbiamo migliorato o meno. E lo capirebbe anche un bambino, semplicemente guardando le due immagini. Da un lato, con l’amministrazione precedente, abbiamo uno stadio, un’area commerciale e un parcheggio, il modello Carrefour. Dall’altro, con la nostra amministrazione, abbiamo uno stadio, un’area commerciale, una piazza, una galleria verde, la sistemazione del lungo canale in veste turistico-ricreativa con la possibilità di avere chioschi, ristoranti e mini strutture ricettive. Soprattutto: nuovi servizi pubblici per il quartiere Sant’Elia e la fine del suo isolamento, con la trasformazione di viale Ferrara in un viale alberato accessibile e attraversabile. Si tratta di una riqualificazione urbanistica vera e propria».
Il progetto per il nuovo stadio del Cagliari
«Può piacere o meno, e questa è un’opinione libera – sottolinea il primo cittadino -. Ma i fatti oggettivi sono i seguenti: l’area commerciale è stata deliberata dall’amministrazione precedente e non può essere cancellata a meno di non far pagare il danno ai cittadini; l’area commerciale ha le stesse dimensioni della precedente deliberazione e noi stiamo semplicemente modificando la sua conformazione. Da una mega “stecca” lungo i distinti si passa a quattro corpi edilizi, suddivisi da un asse verde e da un sistema di piazze e spazi urbani di uso pubblico che favoriscono l’accessibilità e le relazioni con gli insediamenti contigui di Sant’Elia e San Bartolomeo; le volumetrie complessive dell’area diminuiscono. Anzi, rispetto alle scelte dell’amministrazione precedente, diminuiscono le aree edificabili ed aumentano le aree a parcheggio e a verde».
«Il nuovo progetto – aggiunge poi Truzzu – è perfettamente in linea con le indicazioni scaturite dalla conferenza di servizi, che l’architetto Peretti ha seguito brillantemente nell’elaborare questa proposta. E, per essere chiari, l’incarico alla Peretti non l’ho dato io ma la precedente amministrazione. E a me non interessa di chi sia amica, chi l’abbia scelta e cosa voti. Mi interessa che faccia un buon lavoro, che consenta di migliorare la nostra città, che faccia sì che l’investimento di un privato su un’area pubblica possa fungere da volano per lo sviluppo e la riqualificazione complessiva di un quartiere. E questo fa il nuovo progetto».
«Adesso – spiega il sindaco – è tutto nelle mani della Commissione Urbanistica, che sono certo saprà fare un lavoro di qualità e magari migliorare ulteriormente questo progetto».
«Oggi come in futuro rispetto alla polemica pretestuosa, alla politica di piccolo cabotaggio, alla contrapposizione ideologica fine a se stessa, io scelgo e sceglierò sempre il bello e il giusto per la nostra città» conclude Truzzu.