Di Paolo Rapeanu
I poveri accampati sotto i portici di via Sonnino? Per l’assessore comunale leghista alla Sicurezza “ritornano dopo che la polizia li manda via perchè i volontari, anzichè dirgli di andare alla Caritas, continuano a portargli cibo e coperte. Non possono vivere così, bisogna pensare al decoro urbano”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
C’è chi vive lì da anni e chi “gira” e dorme un giorno in via Sonnino e un altro giorno in chissà quale altro giaciglio di fortuna. Sono almeno una decina i senzatetto che cercano un riparo, ogni notte, tra gli anfratti del palazzo comunale di via Sonnino. Più di una volta alcuni commercianti hanno lamentato la presenza di “rifiuti” e di “puzza”. Adesso, la notizia è che la polizia Municipale, più di una volta, ha fatto sgomberare i senzatetto. A riferirlo è l’assessore comunale leghista della Sicurezza Paolo Spano. Durante l’ultima seduta della sua commissione ha raccontato di aver ricevuto una segnalazione da parte di un cittadino: “Mi ha segnalato la presenza di un senzatetto sotto il palazzo comunale. Ho fatto intervenire la Municipale e poi ho parlato col comandante. Mi ha detto che sono sono intervenuti tre volte, sequestrandogli anche la roba”. Poi, però, il povero è ritornato sotto i portici: “Se sanno che tanto ci sono i volontari che gli portano cibo e coperte è chiaro che non si schiodano”. Poi, a commissione finita, Spano conferma le sue parole: “Il problema non si risolve perché i volontari delle associazioni non gli spiegano che non devono dormire e mangiare lì, nello stesso posto dove magari gli erano state sequestrate tutte le cose con le quali avevano addobbato il proprio giaciglio. Perché i volontari non collaborano con noi e non fanno capire a queste persone che non si può pensare di vivere in un mondo civile e avere certe libertà fuori da ogni controllo? Occorre anche il decoro urbano”, sottolinea Spano.
Insomma, stando all’analisi dell’assessore, i volontari dovrebbero dire ai poveri “che c’è la Caritas in viale Sant’Ignazio dove poter andare a mangiare e altri posti dove dormire”. Parole che fanno infuriare parte dell’opposizione. Anna Puddu (Progressisti Sardi) è netta: “Il problema non sono i volontari che garantiscono beni di prima necessità. Il compito dell’assessore Spano dovrebbe essere quello di avvisare le politiche sociali comunali. Il decoro del palazzo comunale è un conto, ma senza interventi coordinati non si risolve nulla. Se una persona non viene presa in carico dai servizi sociali non può essere inserita in nessun dormitorio comunale”. Il presidente della commissione Sicurezza, Marcello Polastri, afferma che “presto, con la commissione, incontreremo queste associazioni. C’è un punto di vista emotivo e umanitario, ma se ci sono delle regole da rispettare dobbiamo riuscire a trovare una soluzione prevista dalla legge”.