Di Ennio Neri
Maggioranza e opposizione in commissione Urbanistica cercano l’accordo sul piano il rione. Ok a baretti sul canale e alla demolizione del cavalcavia di viale Ferrara. Si cerca l’intesa sullo stop alla vendita di alimentari nei nuovi negozi in arrivo
Niente vendita di generi alimentari nel nuovo centro commerciale che sarà costruito al posto della Sardegna Arena. Potrebbe essere questa la concessione fatta all’opposizione dalla maggioranza: l’obiettivo è quello di approvare all’unanimità in commissione Urbanistica il piano guida su Sant’Elia decisivo per le sorti del nuovo stadio del Cagliari che dovrà sorgere sulle ceneri del vecchio impianto.
C’è l’accordo su bar e ristoranti da realizzare sul canale di Terramaini e sull’abbattimento del cavalcavia di viale Ferrara. Restano perplessità sul centro commerciale (“essenziale per la sostenibilità finanziaria di tutto il progetto”) e sulla mole di volumi che dovrà piovere nell’area.
C’è poi il capitolo del centro commerciale. L’opposizione preferirebbe i negozi all’interno dello stadio (sul lato Distinti), mentre la nuova versione della giunta Truzzu parla di 4 blocchi separati da viale alberati e una piazza da sistemare nell’area attualmente occupata dalla Sardegna Arena.
Prevista anche la vendita di generi alimentari, insomma un centro commerciale vero e proprio. Un dramma per le associazioni di categoria (Confesercenti in testa) che, in accordo con il Cagliari Calcio, avevano espresso parere sfavorevole al commercio di generi alimentari e parere favorevole per servizi e vendita di prodotti legati alle attività dello Stadio e sportive in generale (nautica e dell’economia del mare di supporto all’insediamento di nuovi servizi per il turismo previsti sul canale, il porticciolo di Sant’Elia e il Padiglione Nervi con la sua nuova destinazione d’uso, a breve collegato con il ponte ciclabile alla zona dello stadio).
E anche il mercato civico di Sant’Elia, qualora per la parte commerciale si cancellasse il divieto per la commercializzazione dei generi alimentari previsti nella precedente delibera, subirebbe danni incalcolabili. Su questo punto è possibile che l’esecutivo faccia marcia indietro per trovare un accordo col centrosinistra. Non solo. La realizzazione del centro commerciale nell’area della Sardegna Arena rischierebbe di penalizzerebbe anche il Cagliari. Perché con l’accorpamento all’interno dello stadio la società potrebbe aprire i negozi da subito, mentre con la dislocazione del centro commerciale nell’area della Sardegna Arena, per non lasciare il Cagliari senza campo di gioco, non si potrebbe partire coi lavori del centro commerciale prima della definitiva costruzione del nuovo Sant’Elia. Il voto sulla delibera slitta ancora. Lunedì prossimo sopralluogo alla Sardegna Arena.