Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Pazienti psichici fuori dal centro»

Fonte: L'Unione Sarda
24 ottobre 2019

«Pazienti psichici fuori dal centro»

«È una situazione incomprensibile e francamente irrazionale. Non vorrei che resista ancora l'antico stigma e che forse per qualcuno sia meglio che i pazienti psichiatrici non stiano al centro della città, bensì nascosti e isolati come si faceva all'epoca dei manicomi. È una mia illazione, certo. Ma in assenza di altre spiegazioni viene anche questo sospetto».
Il mancato trasloco
Amareggiato e scoraggiato. Il professor Bernardo Carpiniello, direttore della Clinica Psichiatrica dell'azienda ospedaliero-universitaria - l'unica rimasta in Sardegna dopo la chiusura di quella di Sassari - attualmente ospitata nei vecchi e fatiscenti locali di via Liguria, ha ormai perso la speranza di vedere realizzato il suo sogno. Quello di lavorare in una struttura adeguata alle esigenze dei 2.300 pazienti curati dalla sua squadra formata da 50 operatori fra medici, infermieri e specializzandi. Per due anni ha seguito passo a passo i lavori di ristrutturazione dell'ex Cardiologia del San Giovanni di Dio, dove secondo il protocollo d'intesa firmato nel 2014 dalla giunta Pigliaru, dall'Ats e dall'Azienda mista, si sarebbe dovuta trasferire la Clinica. Ha concordato con i progettisti i colori delle pareti e gli arredi, ha scelto il locale per la sala musica e quello della biblioteca. Il trasferimento - come confermato in estate dal direttore generale dell'Aou Giorgio Sorrentino - sarebbe dovuto avvenire il 31 ottobre. Peccato però che nel frattempo il nuovo assessore regionale alla sanità Mario Nieddu ha deciso diversamente, destinando quei locali ai poliambulatori dell'Asl attualmente ospitati in viale Trieste.
Il no della Regione
«Le prime voci giravano già da agosto - prosegue Carpiniello - poi a settembre ho chiesto un incontro con l'assessore Nieddu che mi ha confermato che quella è la loro idea. Ancora non c'è niente di scritto ma è solo questione di tempo. E da quello che ho capito per noi non ci sarà posto neanche in altri locali del San Giovanni, che essendo dell'azienda universitaria è la nostra casa, nonostante lì ci sia spazio per tutti e le due realtà non siano inconciliabili». Una vicenda finita anche in Consiglio comunale, dove martedì il consigliere dem Fabrizio Marcello ha presentato una interrogazione urgente, col sindaco Paolo Truzzu che, pur premettendo di non aver alcuna competenza, ha spiegato di condividere la scelta della Regione di trasferire i poliambulatori al San Giovanni nell'ottica della realizzazione di un ospedale diurno.
L'incertezza
E della Clinica e dei suoi 2.300 pazienti che ne sarà? Di certo non potrà restare in via Liguria, dove ad agosto un sopralluogo dei carabinieri del Nas e dei vigili del Fuoco ha confermato quello che chi ci lavora sa già da tempo: i locali sono inagibili e totalmente inadeguati alle esigenze di pazienti particolari come quelli psichiatrici. Tanto che quando la relazione finale sarà ufficiale, potrebbe persino scattare lo sgombero. «Dove andremo? Ancora non lo sappiamo - dice Federica Pinna, psichiatra e collaboratrice di Carpiniello -, probabilmente troveranno un posto nella Cittadella della salute ma non c'è l'intenzione di portarci al San Giovanni, cioè in quella che è la nostra casa».
Specializzandi a rischio
Ma la vicenda presenta anche un altro rischio: senza un day hospital adeguato e una struttura all'altezza, l'Università rischia di perdere l'accreditamento e quindi la possibilità di consentire agli studenti sardi di specializzarsi nell'Isola. «È un problema serio - conferma Carpiniello - la scuola di specializzazione in Psichiatria rischia la chiusura e davvero non capisco quale vantaggio abbia la Sardegna dallo smantellamento dell'istruzione sanitaria cagliaritana che sta per compiere 500 anni di vita».
Massimo Ledda