Rassegna Stampa

Il Sardegna

Consulenze per 200mila euro ma il parco chiude e non fa il sale

Fonte: Il Sardegna
3 settembre 2009

Molentargius. Online la lista degli incarichi (32) e dei compensi pagati dall'Ente nel 2008

Otto mesi fa Tonino Dessì lo definiva «ancora in vita ma in condizioni vegetative»

Per mandare avanti la baracca, l'Ente parco Molentargius usa un milione e settecentomila euro che la Regione gli passa ogni anno. 230MILA EURO , nel 2008, sono stati spesi tra consulenze, incarichi e contratti Cococo. Altri 300mila son serviti per retribuire il lavoro annuale di dieci operai specializzati. La stessa somma se n'è andata in energia elettrica, per garantire la movimentazione dell'acqua. Sessantamila in smaltimento di rifiuti. Ne avanzano 800mila, che - garantisce Enrico Ollosu, responsabile dell'Ufficio amministrativo - «vengono utilizzati fino all'ultimo centesimo». Ma, è chiaro che 300mila euro per la movimentazione dell'acqua, non sono sufficienti per scongiurare la moria annuale di migliaia di muggini. E, forse, non lo sono neanche le consulenze pagate per il “coordinamento e l'attuazione delle attività di monitoraggio e valutazione ambientale” (dodicimila euro). O per la “manutenzione e gestione di strumenti e apparecchiature che rilevano i dati ambientali” (diecimila euro). È pure probabile che oltre ottomila euro per la “programmazione, il coordinamento e l'attuazione delle attività di fruizione del Parco”, siano troppo pochi per garantirne l'effettiva fruizione, visto che, da qualche giorno, la passeggiata del percorso saline e le piste ciclabili sono chiuse al pubblico. Che dire poi dei sessantamila euro spesi annualmente per lo smaltimento dei rifiuti? Bastano? Forse no, considerato che dello smaltimento delle migliaia di muggini morti nei giorni scorsi si occuperà la società De Vizia, pagata dall'Ufficio Igiene del suolo del comune di Cagliari. Fra le trentadue consulenze indicate nel sito web dell'ente sotto la voce “incarichi e consulenze per il 2008”, ce n'è una, in particolare, per un'idea rimasta sulla carta: quasi 25mila euro e un mese di lavoro per un progetto preliminare per la ripresa della produzione del sale. Che non è mai ripartita. Altri 18mila euro sono entrati nelle tasche di un ornitologo («di fama internazionale », puntualizza Enrico Ollosu) per una consulenza in materia di avifauna. «Fino al 2008 l'Ente non aveva alcun dipendente - spiega Ollosu - questi incarichi servono per mandare avanti l'attività amministrativa». In pratica, «è gente che lavora stabilmente nel Parco e che non può che essere pagata in questo modo». Otto mesi fa il primo assessore all'Ambiente della Giunta Soru, Tonino Dessì, definiva il parco Molentargius «ancora in vita ma in condizioni vegetative». «Manca la sinergia fra la Regione e l'Ente Parco », aveva detto. Eppure, da quando l'Ente esiste, la Regione gli passa un milione e 700mila euro l'anno. Nonostante questo per Tonino Dessì il parco continuava a versare in condizioni di «coma farmacologico». ¦ R.M.


Il dato

Quasi due milioni dati dalla Regione
«Spendiamo tutto»
Ogni anno la Regione dà fondi all'Ente parco per 1 milione e 700mila euro. Nel 2008, 230mila sono stati spesi in consulenze, 300mila in energia elettrica, 300mila per pagare 10 operai e 60mila per smaltire rifiuti. Gli altri 800mila? «Utilizzati fino all'ultimo centesimo», garantiscono dall'Ente.