Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riparte la stagione dei ricci

Fonte: L'Unione Sarda
15 ottobre 2019

Riparte la stagione dei ricci

Cagliari attende il primo novembre come fosse Capodanno. Perché, salvo ritardi (è accaduto lo scorso anno) quel giorno sarà il primo utile per pescare (e quindi mangiare) i ricci di mare: “frutto” quasi proibito, dato che ormai se ne trovano sempre meno e si può consumare solo da novembre ad aprile. E allora, dal momento che quei cinque mesi diventano quasi sacri, il Comune pubblica il bando che assegna i nuovi spazi a Su Siccu. Quest'anno l'avviso (che scade il 25 ottobre) mette a disposizione quattro postazioni. «Ma saranno complessivamente sei, proprio come negli anni passati», assicura Alessandro Sorgia, assessore alle Attività Produttive. «Due chioschi, infatti, sono in proroga rispetto al bando dell'anno precedente che aveva valore biennale», aggiunge.
Si parte
In anticipo rispetto alla Regione, che nei prossimi giorni pubblicherà il decreto che fissa date e regole per la nuova stagione, l'amministrazione comunale si muove. Obiettivo, «garantire ai pescatori la possibilità di avere a disposizione l'area attrezzata già a partire al primo novembre», spiega Pierluigi Mannino, presidente della Commissione Attività produttive. Tradotto: se la Regione dovesse riuscire a fissare l'1 novembre come primo giorno utile per la pesca (lo scorso anno l'avvio fu il 15), il Comune vuole farsi trovare pronto. «La stagione dei ricci è uno di quegli appuntamenti particolarmente attesi», spiega ancora l'assessore Sorgia, «e Cagliari non può prescindere da questa attività. Per questa ragione ci muoviamo per tempo».
L'attesa dei pescatori
La pesca dei ricci è un momento tanto atteso dai pescatori che con la vendita sperano di riuscire a tirare un po' il fiato. Il problema della risorsa che scarseggia ormai è noto. «L'incognita principale è proprio questa», sottolinea Stefano Melis, presidente del Consorzio Ittico Santa Gilla. «Ormai lo sappiamo, la speranza è che quella che sta per cominciare sia una stagione serena, dove anche le condizioni climatiche possano dare una mano», aggiunge. Ma questa stagione è un appuntamento particolarmente atteso anche dai cagliaritani: i ricci, infatti, non solo soltanto una pietanza prelibata ma rappresentano anche un simbolo inconfutabile di un altro inverno da accantonare a favore della primavera.
L'avviso
Premesso che la concessione ha valore solo per una stagione (fino ad aprile 2020, quindi), “resta inteso che le concessioni verranno rilasciate dopo la conclusione dei lavori di realizzazione dell'area attrezzata da parte dei competenti uffici comunali. Gli aggiudicatari”, quindi, “non avranno nulla a pretendere qualora i lavori non siano completati entro la data di inizio della stagione di commercializzazione dei ricci di mare”, si legge nel bando.
Il Comune fissa anche quest'anno un criterio prioritario per l'assegnazione delle postazioni: vale a dire, il possesso del titolo di “pescatore professionista” autorizzato alla pesca dei ricci di mare. Possono presentare la domanda, quindi, coloro che risultano iscritti nel registro dei pescatori marittimi della Capitaneria e possono esercitare la pesca dei ricci esclusivamente dall'imbarcazione mediante asta e specchio per ricci (“cannuga”), e i pescatori subacquei in possesso dell'autorizzazione rilasciata dalla Regione e che, grazie a questa, possono esercitare l'attività di pesca sia in apnea che con l'utilizzo di apparecchi per la respirazione. L'attività di somministrazione, precisa ancora il Comune, “deve essere esercitata nel rispetto della normativa igienico sanitaria e delle prescrizioni della Asl, con particolare riferimento alla degustazione”.
Mauro Madeddu